MADRID, 30 luglio (EUROPA PRESS) –
L’uccisione in strada e in pieno giorno di un droghiere nigeriano che è stato picchiato a morte nella città costiera italiana di Civitanova Marche ha acceso un acceso dibattito sulla violenza in Italia.
La vittima, Alika Ogorchukwu, 39 anni, è stata aggredita dopo aver elogiato una donna. L’uomo che lo accompagnava ha brutalmente aggredito il venditore ambulante fino a fargli perdere la vita, secondo la RAI.
Ogorchukwu, che è sopravvissuto da una moglie e un figlio, è conosciuto nella zona, non causa mai problemi ed è un brav’uomo, secondo i vicini citati dalla rete.
L’aggressore è un italiano che è stato immediatamente identificato e arrestato. Questo è Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, 32 anni. Quando è stato arrestato, ha detto agli agenti che l’incantesimo “dava fastidio alla mia ragazza”. Un’altra versione mostra che chiedeva costantemente soldi. I video con l’aggressore alle prese con vittime mortali a terra sono diventati virali sui social network.
Secondo testimoni oculari, Ferlazzo ha aggredito lui stesso il mantero con la stampella nigeriana senza che nessuno facesse nulla per impedire le violenze.
“Il brutale omicidio, avvenuto oggi a Civitanova, mi lascia perplesso. Non c’è giustificazione per la violenza, qualunque essa sia”, ha postato su Facebook il vicepresidente del consiglio regionale di Ancona, Mirco Carloni. “Spero che ciò che è successo sia chiarito”, ha aggiunto.
Altre voci dello schieramento politico italiano, immerse nella campagna pre-elettorale, hanno espresso il loro orrore per l’accaduto e hanno rivolto le loro condoglianze alle famiglie delle vittime.
In quanto tale, la leader del partito di estrema destra Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha sottolineato che “non c’è giustificazione per tale brutalità” e ha chiesto che “l’assassino paghi caro per questo orrendo omicidio”.
Il leader della Lega di estrema destra, Matteo Salvini, ha chiesto preghiere per il defunto e ha mandato abbracci alla famiglia. “Per gli assassini, la punizione è definitiva e fino alla fine. La città è nel caos. La violenza giorno e notte. Non ce la facciamo più. La sicurezza non ha colore. La sicurezza deve essere ancora una volta un diritto”, ha affermato.
Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, si è detto “scioccato” da questa aggressione e ha interrogato “tutti quelli che registrano la lotta al cellulare senza interferire”. “Continueranno a essere indifferenti? È questa la civiltà che vogliamo?” chiese.
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