Roma, 29 aprile (EFE) Italia.
Questi resti romani saranno esposti per la prima volta il 4 maggio durante la presentazione della mostra “L’istante e l’eternità – Tra noi e gli antichi” al Museo Nazionale Romano della Capitale.
Il ritrovamento di questo carro, che sconvolse il mondo per la sua bellezza e il buono stato di conservazione, avvenne a Civita Giuliana, città a nord di Pompei, città romana distrutta e sepolta dall’eruzione del vulcano Vesuvio nel 79 d.C.
Il veicolo a quattro ruote, con le sue parti metalliche, decorazioni erotiche di bronzo e argento, è stato ritrovato quasi completo, anche con molte parti lignee fossilizzate e segni di elementi organici come corde e decorazioni vegetali.
Ora gli archeologi sono riusciti a restituirlo al suo aspetto originario grazie allo studio dei segni lasciati dalle parti mancanti nelle ceneri, facendo delle tracce.
Gli studiosi lo hanno identificato come un “pilentum”, un carro utilizzato nel mondo romano dall’élite in varie cerimonie, in particolare per accompagnare le spose nelle loro nuove case.
Veicoli simili sono stati scoperti molti anni fa in Grecia, in una tomba nell’antica Tracia, ma questa è la prima volta che il “pilentum” viene ricostruito e studiato, ha spiegato oggi il direttore generale del Museo Italiano, Massimo Osanna.
Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha celebrato la scoperta di una “vera perla” che mostra il patrimonio culturale “speciale” dell’Italia.
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