Più che una semplice decisione, a “Lancio della primavera per il Paese”. Così Giuseppe Conte descrive le “decisioni di semplificazione” adottate martedì 7 luglio in Consiglio dei ministri “far funzionare l’Italia”.
Il settore delle costruzioni è stato storicamente la locomotiva della crescita italianaè importante “sbloccare” come chiede da anni l’AnceAssociazione nazionale costruttori edili.
130 progetti, 200 miliardi di euro
L’ambizione mostrata dal governo è molto grande. Elenco di 130 progetti prioritari per un valore stimato di 200 miliardi di euro preparato con particolare attenzione ai progetti stradali, alle reti idrauliche e alle ferrovie. La promessa è questa Roma è raggiungibile in treno in massimo 4,5 ore da qualsiasi punto della penisola.
Risorse per rilanciare gli investimenti pubblici in infrastrutture Ciò deriverà principalmente dai futuri piani di ripresa dell’Europa, di cui l’Italia sarà il principale beneficiario.
Semplificazione dei bandi di gara
Tuttavia, la cosa più importante sono le procedure amministrative che sono al centro di questa decisione, composta da 48 articoli e un centinaio di pagine. I bandi pubblici saranno semplificatiburocrazia snella e digitale e tempi procedurali più brevi.
Per gli appalti inferiori a 150.000 euro non è più necessaria la gara pubblica fino al 31 luglio 2021.
Attualmente il tetto è di 40.000 euro. Oltre i 150.000 euro e fino a 350.000 euro potranno partecipare 5 aziende, da 10 a 1 milione di euro e da 15 a 15 milioni di euro.
Tutti gli enti pubblici devono dotarsi di questo sistema di identificazione digitale per facilitare l’accesso ai servizi per il mondo pubblico e imprenditoriale chi avrà obbligo di trasparenza sui termini procedurali. Non dovrebbe essere non superare i 4 mesi per i progetti infrastrutturali ha convinto il governo, che ha promesso la nomina di “commissari” per i progetti più importanti del “Modello Genova”. La rapida ricostruzione del ponte in sostituzione del viadotto crollato quasi due anni fa è un buon esempio da emulare.
Ma Sono già state sollevate critiche che puntano al rischio di infiltrazioni mafiose e al mancato rispetto delle norme ambientali con procedure semplificate e accelerate. Il testo del decreto è stato però oggetto di accese trattative all’interno del governo.
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