ROMA. Il governo italiano è crollato dopo che i tre principali partner della coalizione di Mario Draghi hanno respinto la mozione di sfiducia invitata dal presidente del Consiglio per cercare di porre fine alle divisioni e rinnovare la loro alleanza.
Draghi ha vinto il voto della Camera alta per 95-38, ma con dozzine di senatori assenti, gettando il suo governo nello scompiglio, con elezioni anticipate a settembre o ottobre il risultato più probabile.
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Al voto non hanno partecipato i partiti di destra Forza Italia e La Liga. Si uniscono al movimento populista 5 stelle (M5E), che ha anche evitato il processo dopo aver innescato l’ultima crisi politica italiana con un boicottaggio simile la scorsa settimana.
Draghi ha rassegnato le dimissioni la scorsa settimana, ma il presidente Sergio Mattarella le ha respinte e gli ha chiesto di presentarsi nuovamente in Parlamento per riattivare il governo fino alla fine della legislatura. Draghi ha esposto una serie di problemi che deve affrontare il Paese, dalla guerra in Ucraina alla disuguaglianza sociale e all’aumento dei prezzi, e ha affermato che i partiti politici devono sostenerlo se vuole continuare a ricoprire la carica di amministratore delegato fino alla data prevista. la prima metà delle elezioni del 2023.
“L’unico modo, se vogliamo stare insieme, è ricostruire questo patto, con coraggio, altruismo e credibilità”, ha detto Draghi alla camera alta, aggiungendo che molti italiani volevano che la coalizione andasse avanti.
“Il sostegno che ho visto in questo Paese (per la coalizione) (…) non ha precedenti e mi ha convinto a proporre ancora una volta un patto di governo”, ha detto Draghi al Senato al termine del dibattito.
Il commissario europeo per l’Economia Paolo Gentiloni ha affermato su Twitter che le azioni “irresponsabili” contro Draghi potrebbero portare a una “tempesta perfetta” e a “mesi difficili” per l’Italia.
Il presidente del Pd, altro gruppo della coalizione di Draghi, ha detto che il parlamento è andato contro la volontà del popolo.
Si prevede quindi che il Presidente del Consiglio si presenti oggi davanti al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, l’arbitro della politica nazionale sempre instabile, per riconvalidare le sue dimissioni.
Ma forse, da burocrate istituzionale, aspetterà che l’iter parlamentare si concluda, domani alla Camera, con lo stesso risultato, per poi recarsi al Quirinale per confrontarsi con il Presidente della Repubblica.
Tuttavia, la politica italiana ha avuto convulsioni e, in qualche modo, ha iniziato a prepararsi per le elezioni anticipate.
Il leader del Pd Enrico Letta, fedele a Draghi, lamenta “questa giornata di follia in cui il Parlamento ha deciso di rivoltarsi contro l’Italia” e anticipa le elezioni: “Gli italiani dimostreranno nei sondaggi di essere più saggi dei loro rappresentanti”, ha twittato. .
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