L’Italia non è uno dei paesi coinvolti nel finanziamento della Russia, afferma il governo

Questo contenuto è stato pubblicato il 16 settembre 2022 – 12:27

Roma, 16 set. (EFE).- L’Italia non è stata tra quelle colpite dalle accuse dei servizi segreti statunitensi secondo cui la Russia avrebbe finanziato partiti e candidati politici di vari paesi con 300 milioni di dollari, secondo il governo, dopo che i sospetti hanno scosso la campagna elettorale italiana per le elezioni del 25

La massima autorità di sicurezza del governo, Franco Gabrielli, ha fornito oggi “elementi relativi alle recenti dichiarazioni del governo Usa sull’ingerenza russa nel processo democratico che non sollevano un profilo sulla sicurezza nazionale del nostro Paese”, ha affermato il presidente della Commissione parlamentare per la sicurezza Republik (Copasir), Adolfo Urso, dopo averlo ascoltato.

Le informazioni condivise da Gabrielli si basano su due rapporti predisposti dal Department of Security Intelligence (DIS) e dal Foreign Intelligence and Security Service (AISE), secondo i quali nei rapporti Usa non ci sarebbero riferimenti a partiti politici italiani. , secondo i media locali.

Alcuni esponenti politici, come il progressista Enrico Lett, segretario del Partito Democratico (PD), hanno invitato il governo a chiarire subito la situazione, dato il sospetto che ci possa essere una parte italiana coinvolta, in particolare da destra, il big favorito alle elezioni.

“E’ strano che questa fake news sia arrivata dieci giorni prima del voto: ci sono indagini aperte da anni, non si è trovato nulla perché non c’è niente. Un’altra cosa è lavorare per la pace e cercare di fermare la guerra”, ha detto martedì scorso , dopo aver saputo le rivelazioni dei segreti americani, Matteo Salvini di estrema destra.

Salvini, che in passato non ha nascosto la sua ammirazione per il presidente russo Vladimir Putin, ha minacciato di andare in tribunale dopo questo nuovo rapporto, così come Giorgia Meloni, leader degli ultra Fratelli d’Italia (FdI) e favorita per diventare il prossimo presidente del Consiglio dopo le elezioni di novembre, 25 settembre.

“Le nostre forme di finanziamento sono tutte verificabili. Credo che FdI non accetti soldi dagli stranieri”, ha detto nell’annuncio della querela contro il quotidiano Repubblica e l’ex ambasciatore Usa Paul Volker, che in essa ha affermato: “Simpatia per la Russia dalla Lega e Berlusconi è noto, ma ora la ripetizione ripetuta è che anche FdI ha ricevuto aiuti”.

L’ambasciata russa a Roma smentisce con veemenza le accuse degli Usa, il cui governo è accusato di ingerenza nelle elezioni italiane presentando una denuncia senza prove giorni prima del voto.

“Gli Stati Uniti stanno provando ancora una volta ad accusare la Russia di interferire negli affari interni dei paesi occidentali, soprattutto nel processo elettorale. L’assenza di prove è inconcludente. E cosa accadrebbe se non fosse un audace tentativo di manipolare l’opinione pubblica a elezioni notturne?” ha scritto sui social.

Il Washington Post ha pubblicato martedì che il servizio di intelligence degli Stati Uniti ha accusato la Russia di finanziare partiti e candidati di altri paesi con $ 300 milioni con l’obiettivo di influenzare le loro vite politiche, citando fonti anonime del governo degli Stati Uniti. EFE

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Alberto Baroffio

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