L’Italia è il primo Paese occidentale a bloccare ChatGPT

L’Italia ha bloccato i robot di chat questo venerdì Chat GPT per non aver rispettato le leggi sui dati personali e per non avere un sistema di verifica dell’età per gli utenti minorenni, hanno riferito le autorità locali.

Ciò significa che questa decisione ha un “effetto immediato”. “limitazione temporanea del trattamento dei dati degli utenti italiani da parte di OpenAI”Lo afferma in una nota l’autorità italiana per la protezione dei dati personali, creata dalla società americana ChatGPT.

L’azione è stata intrapresa dopo che ChatGPT ha subito “il 20 marzo perdita di dati (Data Breach) sulle conversazioni degli utenti e sulle informazioni relative ai pagamenti dei clienti dei servizi di pagamento”Lo riferisce l’agenzia di stampa Afp.

Nel frattempo, lunedì l’agenzia di polizia europea Europol ha avvertito che “i criminali sono disposti a sfruttare l’intelligenza artificiale come i chatbot ChatGPT. commettere frodi e altri crimini informatici“.

Le autorità hanno sottolineato che l’assenza di un filtro per verificare l’età degli utenti “espone i minori a risposte del tutto inadeguate al loro livello di sviluppo”.

L’autorità di vigilanza italiana ha messo in dubbio “la mancanza di registrazioni informative degli utenti i cui dati sono raccolti da OpenAI, ma soprattutto l’assenza di qualsiasi base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiva di dati personali, allo scopo di addestrare gli algoritmi che fanno funzionare la sua piattaforma .

Allo stesso modo, le autorità hanno sottolineato che l’assenza di un filtro per verificare l’età degli utenti “espone i minori a risposte del tutto inadeguate al loro livello di sviluppo”.

In questo quadro, si chiede che la società OpenAI, che ha lanciato ChatGPT lo scorso novembre, comunichi “entro 20 giorni le azioni intraprese” per porre rimedio a questa situazione, “sotto minaccia di una multa fino a 20 milioni di euro (21,75 milioni di dollari) o fino al 4% del fatturato globale annuo.”

All’inizio di febbraio l’agenzia italiana per la protezione dei dati ha inoltre vietato alla società di intelligenza artificiale Replika di utilizzare i dati personali degli utenti italiani.

Alcuni utenti si sono lamentati di aver ricevuto messaggi e immagini che “rasentavano le molestie sessuali”, ha affermato l’AFP.

In questo contesto, l’Unione Europea sta preparando un disegno di legge per regolamentare l’intelligenza artificiale che dovrebbe essere completato entro la fine di quest’anno o all’inizio del 2024.

Alberto Baroffio

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