Gli italiani sono i re del calcio europeo nell’era della pandemia. Hanno vinto la finale dopo una maledizione inglese, cioè dopo i calci di rigore.
Il momento clou del torneo, giocato a Wembley, è iniziato con un gol al 2′ di Luke Shaw, un difensore che è stato schierato da un altro terzino, Kieran Trippier, per il tiro vincente.
Ci si aspettava che la partita per il titolo fosse una partita prudente, ma un gol pratico del primo atto ha cambiato gli equilibri di potere dal limite della partita. L’Italia deve conquistare la porta avversaria. Per tutto il primo tempo non hanno avuto occasioni nette, ma nella ripresa le hanno avute. Dopo un calcio d’angolo e un’interruzione, un altro difensore ha pareggiato: il portiere Bonucci al 67′.
Dopo aver segnato il gol, l’Italia ha giocato meglio, l’Inghilterra ha difeso di più, ma nei tempi regolamentari nessuno è riuscito a segnare.
La stessa cosa è successa ai supplementari, dove si è giocato un calcio duro e intransigente, al quale l’arbitro olandese Kuipers ha forse concesso troppa libertà.
La squadra italiana è stata più felice ai calci di rigore, ha vinto 3:2, Saka, Rashford e Sancho non si sono trasformati per l’Inghilterra.
L’Inghilterra non è riuscita a diventare campione per la seconda volta nella storia. Nel 1966 vinse il Campionato del Mondo in casa, e ora per la prima volta vinse anche l’Europa praticamente in casa (a causa del criticato sistema del campionato, dovette andare in campo aperto solo una volta, a Roma).
La squadra ceca raggiunse i quarti di finale del torneo, considerato un successo soprattutto grazie alla vittoria sugli ottavi di finale sull’Olanda. Patrick Schick è emerso come una delle figure di spicco del campionato, segnando cinque gol, uno dei quali – un tiro dalla distanza dal centro della porta scozzese – è stato considerato da molti il gol del torneo.
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