L’Italia concede porto sicuro per oltre 1.000 chilometri a ‘Geo Barents’ e ‘Ocean Vikings’

MADRID, 8 gennaio (EUROPA PRESS) –

Le autorità italiane hanno rifiutato la richiesta delle navi di soccorso ‘Geo Barents’ e ‘Ocean Viking’ per l’assegnazione del porto sicuro più vicino dopo il salvataggio nelle ultime ore di oltre un centinaio di migranti nel Mediterraneo ed è stata designata come The il porto di destinazione delle due navi è Ancona, distante oltre 1.000 chilometri.

Le organizzazioni umanitarie hanno avvertito che è illegale non assegnare il porto sicuro più vicino a una nave che ha effettuato un soccorso in mare e hanno anche avvertito di un imminente peggioramento delle condizioni nel Mediterraneo a causa della vicinanza delle tempeste.

“La nostra richiesta è stata respinta. Le autorità marittime italiane hanno confermato Ancona come porto sicuro nonostante i pericoli posti dai viaggi finora a causa delle previsioni del tempo”, ha spiegato l’organizzazione SOS Mediterranée, che si occupa di ‘Ocean Vikings’, in un messaggio su Twitter. . Ancona si trova a nord della costa adriatica italiana, molto lontana dalla zona di soccorso.

“Questo ordine va contro gli interessi dei sopravvissuti, la legge del mare e significa lasciare il Mediterraneo centrale senza le navi di soccorso delle Ong”, ha affermato il gruppo.

Da Medici Senza Frontiere, che dirige il ‘Geo Barents’, hanno fatto lo stesso argomento e hanno avvertito che salpare per Ancona sarebbe “molto difficile”. “Questo è inaccettabile”, ha sottolineato l’Ong, sottolineando di aver anche chiesto senza successo a Roma di trasferire i migranti soccorsi su una nave della Guardia Costiera.

“L’invio simultaneo di due navi di soccorso in un porto lontano dimostra l’intenzione delle autorità di ridurre il tempo che trascorriamo nell’area di soccorso”, si lamenta MSF.

Le previsioni del tempo per i prossimi giorni prevedono forti venti e onde che possono raggiungere i cinque metri attraverso il Mediterraneo, motivo per cui la decisione del governo è stata definita “odio” da media come il quotidiano ‘La Reppublica’.

La Ong ricorda che entrambe le navi erano sicure e sottoposte a controlli di routine, ma ha anche avvertito che alcuni dei 37 sopravvissuti soccorsi dalla ‘Ocean Viking’ erano inzuppati di benzina, molti di loro avevano ustioni chimiche, quindi hanno dovuto affrontare una tempesta … presuppone di “costringerli a sofferenze gratuite”. Altri 73 migranti sono stati soccorsi da ‘Geo Barents’.

Alberto Baroffio

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