È morto Gianluca Valli, l’ex attaccante della nazionale italiana che aiutò Sampdoria e Juventus a vincere titoli di Serie A ed europei prima di diventare giocatore-allenatore del Chelsea. Ha 58 anni.
La Federcalcio italiana ha confermato la morte venerdì.
NEL 2018, Vialli ha annunciato di aver superato una battaglia durata un anno contro il cancro al pancreas, ma nel dicembre 2021 ha affermato che la malattia era tornata.
Di fronte al peggioramento delle sue condizioni, Vialli ha dichiarato a metà dicembre che avrebbe temporaneamente lasciato il suo ruolo di delegato per la squadra italiana. È stato nominato quando Roberto Mancini, suo vecchio amico ed ex compagno di squadra, ha preso in mano le redini dell’Azzurra.
Vialli e Mancini erano conosciuti come i “gemelli del gol” quando giocavano insieme alla Sampdoria e portarono il club genoano all’unico titolo in Serie A nel 1991 e all’unico titolo europeo nel 1990 con la Coppa delle Coppe, oltre a quattro Coppe di Lega. Italia.
Il duo ha guidato la squadra alla finale della Coppa dei Campioni del 1992, dove ha perso contro il Barcellona allo stadio di Wembley.
Come delegato della squadra, Vialli si è unito a Mancini per aiutare l’Italia a vincere gli Europei dopo aver battuto l’Inghilterra ai rigori nella finale di Wembley dello scorso anno.
“Abbiamo un rapporto che va oltre l’amicizia”, ha detto l’allenatore durante il torneo. “Per me è un fratello”.
La morte di Vialli arriva appena tre settimane dopo la morte di un’altra leggenda della Serie A, Sinisa Mihajlovic, dopo una lunga battaglia contro la leucemia. Mihajlovic ha coinciso anche con Mancini alla Sampdoria quando Vialli è passato alla Juventus.
Vialli vince un altro scudetto in campionato e con i bianconeri alza la Champions League e la Coppa Uefa.
Con la nazionale italiana ha giocato 59 partite e segnato 16 gol tra il 1985 e il 1992.
Conclude la sua carriera sportiva unendo il ruolo in campo a quello dell’allenatore del Chelsea, con il quale vince FA Cup, Coppa di Lega e Coppa delle Coppe. Dopo aver appeso gli stivali al chiodo, ha continuato a vivere a Londra e, tra l’altro, è stato commentatore.
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