Leandro Paredes racconta tutto: il campo con l’Olanda, cosa pensa del rigore con la Francia e come è arrivato al Mondiale | Un mese dal Qatar 2022

Leandro Paredes, giocatore della Juventus in Italia e della nazionale argentina, ha assicurato questo mercoledì che non avrebbe mai pensato che avrebbero perso la finale mondiale contro la Francia in Qatar, un mese dopo la storica consacrazione del calcio argentino.

“Non avrei mai pensato che la finale ci sarebbe sfuggitacome se fosse successo a me che non avrei mai pensato che saremmo stati eliminati contro il Messico o in qualsiasi altra partita. Le sensazioni del finale di tempo sono state più che buone, hanno fatto due cambi e mostrato debolezza, ma questo è il calcio e non si spiega come ci abbiano pareggiato 2-2 in pochi minuti”.ha commentato Leandro Paredes in un’intervista a TyC Sports.

“La gente ti dice cosa abbiamo raggiunto ed è così che lentamente cadi. Guardo la finale quasi ogni sera e senza dubbio La parata all’ultimo minuto di Dibu ci ha regalato la Coppa del Mondo. Se segnano contro di noi, perdiamo”. Ha ricordato la partita terminata con un pareggio tre partite dopo i tempi supplementari dopo due gol di Lionel Messi e uno di Ángel Di María per l’Argentina e tre di Kylian Mbappé per la Francia.

Definizione di punizione e “il peggio”

Exfutbolista di Roma Italia e Paris Saint Germain dalla Francia -ha ancora la patente- È stato uno dei responsabili di aver calciato un rigore nel round finale, anche se ha ammesso di aver “pensato al peggio” durante le precedenti uscite. Paredes ha appena tirato i suoi ultimi cinque rigori, tra club italiano e Nazionale, in maniera incrociata e immutata contro il francese Hugo Lloris: “Sapevo che si sarebbe tuffato in quel modo, ma ho calciato forte e anche se sono scivolato è entrato”.

“Sappiamo che Dibu Martínez ti para almeno un rigore e questo ci dà tranquillità.Detto Paredes, uno dei giocatori più vicini a Lionel Messi in rosa, al quale ha commentato alla fine:Finalmente siamo campioni del mondoe lo abbracciò.

“Abbiamo parlato con Leo (Messi) e Ángel (Di María) in modo che possano continuare almeno qualche altra partita, vogliamo che si divertano a essere campioni del mondo.. Fide aveva detto che sarebbe andato comunque, ma noi lo abbiamo rassicurato”.

La partita più “piccante” del Mondiale

Anche se la partita più importante è stata contro la Francia, il ricordo emotivo ha portato Paredes ai quarti di finale contro l’Olanda, che ha avuto anche una rimonta rivale dopo aver vinto 2-0 nei primi 70 minuti.

“La partita più calda del Mondiale è stata contro l’Olanda, per prima, durante e dopo la partita. Hanno aggiunto 10 minuti per noi, qualcosa di raro, e tutto è stato fantastico. Ho lanciato la palla ai ragazzi in panchina perché appena ho recuperato palla sono saltati su per un fallo, mi sono scaldato e sono andato via cacciato perché uno di loro mi ha spinto forte. Non butteranno via due giocatori in una partita”.

“Louis Van Gaal (allenatore dell’Olanda) ha commesso l’errore di mancare di rispetto a lui (Messi) e alla Nazionale, a Leo queste cose non piacciono, anzi non ha mai mancato di rispetto a nessuno. Quando Messi dice ‘vai là fuori, stupido, ho due anni metri di distanza, non posso anticipare per dare dettagli ma sono eccitato da tutto quello che sto passando”Paredes ha detto della reazione del suo collega.

Sconfitta inaspettata da parte degli arabi

L’inizio del Mondiale ha messo a dura prova la squadra e lo stesso centrocampista, che dopo una clamorosa sconfitta contro l’Arabia Saudita (2-1) ha ceduto la titolarità della squadra, ma questo non lo ha fatto infuriare. “perché il gruppo è prima di tutto”.

“Fisicamente non sono arrivato nel migliore dei modiVeniva da un lungo licenziamento e con molta agonia da diversi infortuni compensativi e passi falsi. Ho provato così tanto ad essere lì, ma ho capito che non essere al 100 percento mi sarebbe costato così tanto. Per fortuna si sono presentati ottimi compagni di squadra, di altissimo livello, e lo hanno fatto in maniera selvaggia”, ammette.

A proposito di Lionel Scaloni

Sul rinnovo degli allenatori, invece, Lionel Scaloni argomenta: “Per noi è stata la cosa più importante che abbiamo avuto, lui ha messo insieme un grande gruppo ed è stato questo micro-pilota. È importante per tutti che rimanga. Sappiamo che vuole continuare, speriamo che continui su questa strada con noi”.

“Abbiamo obiettivi davanti a noi con la Nazionale e con il nostro club. Sappiamo cosa abbiamo ottenuto, siamo fortunati ad essere uno dei campioni del mondo del nostro paese, ma dobbiamo andare avanti con la qualificazione e la Copa América nel 2024″, ha detto l’ex giocatore del Boca.

La selezione, per ora, affronterà tra il 21 e il 28 marzo due amichevoli in nazionale contro due rivali da confermare, principalmente negli stadi Monumentali e negli stadi Racing per problemi di capienza degli stadi e per evitare una maggiore usura fisica dei giocatori.

Giacomo Sal

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