EL’atleta italiano Nick Ponzio, tiratore e rappresentante della Federazione Italiana di Atletica Leggera (FIDAL), è stato sanzionato con una squalifica di 18 mesi dall’Organizzazione Italiana Antidoping (NADO). Sanzioni che si applicano dal 28 febbraio 2023 al 27 agosto 2024, imposto perché Ponzio non ha saltato tre test antidoping in un periodo di 12 mesi.
Le violazioni di Ponzio rientrano “inosservanza della presenza degli atleti”, ai sensi dell’articolo 2.4 del Codice antidoping sportivo. Il reato prevedeva il mancato superamento di tre controlli antidoping nel corso di un anno, cosa che ha portato la Federazione Italiana di Atletica Leggera a imporre inizialmente un anno di squalifica nel maggio di quest’anno.
Atleti che partecipano alle Olimpiadi di Tokyo 2020, alla Coppa del mondo dell’Oregon e ai Campionati europei di Monaco, Inizialmente aveva espresso la sua disapprovazione, accusando la federazione di allontanarlo dall’atletica. Ma recentemente, attraverso i suoi social network, Ha attribuito la sua assenza dai test a problemi tecnici con il suo telefono.
“Ho saltato tre controlli antidoping, ma non è stata colpa mia. La mia app mobile era rotta e non ricevevo notifiche di chiamata”, disse Ponzio. Queste bizzarre ragioni non hanno escluso sanzioni e la NADO ha confermato che i risultati dell’atleta durante il periodo di squalifica non erano validi, inclusa la perdita di medaglie, punti e premi.
Nel 2022 Ponzio ha ottenuto il miglior record italiano indoor al meeting di Belgrado, con l’incredibile primato di 21,61 metri, risultato oggi messo in discussione a causa della sanzione ricevuta per non aver rispettato il test antidoping obbligatorio.
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