La salvadoregna Guadalupe Pérez occupa un posto di rilievo nella poesia italiana

Guadalupe Pérez, nata il 15 luglio 1986 a Santo Antonio Pajonal, Santa Ana, eccelleva nella poesia a Milano, in Italia, e ha pubblicato il suo primo libro.

La raccolta di poesie “Mi ser” è dedicata al popolo salvadoregno al Consolato Generale salvadoregno a Milano. Al lancio hanno partecipato cittadini di Ecuador, Bolivia e Italia.

Hanno partecipato anche il Console Generale di El Salvador a Milano, Bernardo Menjívar, e il Vice Console Héctor Pereira.

Guadalupe Pérez ha ringraziato il pubblico e il consolato per il loro sostegno nella pubblicazione della raccolta di poesie. “Pertanto è importante mantenere i contatti, le usanze e ciò che è nostro, perché da tanta amarezza della vita a volte nasce un fiore così bello da togliere il fiato”, ha detto l’artista.

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Guadalupe mette in risalto il talento dei salvadoregni della diaspora che sono sparsi in diversi paesi e non si vantano né si vantano, ma lavorano ogni giorno e mostrano al mondo il lato migliore del loro cuore.

L’evento letterario è arricchito dalla musica e dalle voci di Joaquín Castillo e Patty Ortiz.

Le poesie contenute in “Mi ser” sono piene di sensualità, amore, crepacuore, tristezza; ma queste parole esprimono anche i sentimenti e le realtà che viviamo come migranti; scritto in spagnolo e tradotto in italiano.

Guadalupe Pérez vive a Soyapango e ha completato i suoi studi liceali presso l’Istituto Nazionale del Generale Francisco Morazán (meglio conosciuto come Central de Señoritas). Emigrò in Italia all’età di 18 anni e si stabilì a Milano, dove viveva parte della sua famiglia.

Dopo qualche tempo ha iniziato gli studi nel campo della Comunicazione Sociale presso l’Università Tecnica Privata di Loja (UTPL), con modalità a distanza. Per motivi di salute dovette partire più tardi. Durante questo periodo studia anche Lingua e Cultura Italiana presso l’Università degli Studi di Milano.

Nel 2013 ha avuto il suo primo incontro con il Bohemian Literary Circle, i cui membri condividevano l’interesse per la lettura, la scrittura e il teatro.

Questo fu l’inizio di una partecipazione attiva e costante alla vita comunitaria come salvadoregno in Italia. Da questa esperienza sono emerse una serie di collaborazioni in vari progetti, come Caffè Corretto, Radio Assal, Huellas Assal.

Nel 2015 ha aderito al progetto di costituzione di quella che oggi si chiama Associazione dei Salvadoregni della Lombardia (ASSAL), lavorando sui primi progetti insieme ad Ana Alicia Pérez e diventando successivamente Socio Fondatore dell’Associazione. fino ad oggi.

In un’intervista con elsalvador.com, la donna di Santaneca ha condiviso i dettagli della sua vita personale e il suo interesse per la letteratura.

Quando sei arrivato in Italia?

18 anni fa. Nel 2005.

Qual è stata la tua esperienza in Italia?

Esperienze come quelle della maggior parte dei miei connazionali, svolgere lavori che si trovano in fondo alla scala sociale, come fare le pulizie, aiutare gli anziani e prendersi cura dei bambini, è il lavoro che svolgo attualmente. Ma sempre con l’obiettivo di migliorarmi, mi sono iscritta all’università presso la Facoltà di Comunicazione Sociale in modalità a distanza e ho studiato Lingua e Cultura Italiana presso l’Università degli Studi di Milano.

Guadalupe Pérez con il Console Generale, Lic. Bernardo Menjívar e l’addetto agli affari della diaspora, Hector E. Pereira. Foto: cortesia

I lavori che hai pubblicato, quanto tempo ti è stato dedicato?

Sì, scrivevo da diversi anni, ma solo per “hobby”, finché non mi sono imbattuto nel Bohemian Literary Circle e ho trovato persone che coltivavano la mia stessa passione per la letteratura. All’inizio ho iniziato a condividere le mie poesie sui social network, di seguito ai festival di poesia, grazie ad amici e membri del Circolo Letterario mi hanno incoraggiato a creare una raccolta di poesie.

Sono previsti altri lavori?

Sì, sto lavorando ad un’altra raccolta di poesie.

Quale spinta ti ha motivato a farlo?

I miei amici, il Circolo Letterario Bohemian che mi hanno aiutato concretamente a realizzare questa raccolta di poesie e coloro che mi seguono sui social, che con i loro elogi mi hanno assicurato che le mie poesie gli sono piaciute e hanno ricevuto consensi.

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Che messaggio vuoi trasmettere attraverso il tuo lavoro?

La mia poesia è una combinazione della mia storia e della storia di El Salvador, poesia dedicata ai nostri sentimenti di migranti, in questo caso il mio messaggio potrebbe non essere nella poesia ma nella realtà: realizzare i nostri sogni non è pensare ai limiti ma a le possibilità che dobbiamo creare per noi stessi e la cosa più importante è cercare persone che abbiano i nostri stessi interessi.

Hai progetti di sviluppo ulteriore?

Il mio piano è diffondere “La mia esistenza” e ovviamente continuare a scrivere poesie e perfezionare la mia scrittura.

Cosa può consigliare ai connazionali che intendono emigrare in Italia?

Il mio consiglio più sincero è di attenervi alle informazioni di chi già vive qui in Italia, di non lasciarvi trasportare solo dai progetti che facciamo senza conoscere la realtà che esiste in questo paese. Considera anche che questi piani cambieranno nel tempo e che dovranno avere una grande capacità di adattamento.

Elena Alfonsi

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