Carlos Alcaraz e Jannik Sinner Sono due tennisti chiamati a dominare il tennis mondiale di oggi. Si sono appena scambiati il numero due – per Sinner – e il numero tre – per Alcaraz – dopo la finale del Miami Open tra l’italiano e il bulgaro Grigor Dimitrov, la realtà è che la rivalità tra i due in campo non ha nulla da invidiare ai giocatori. che per molti anni ha dominato Tre Grandi.
Lo scontro finale tra i due è stato affidato allo spagnolo Semifinali di Indian Wells. Carlitos ha iniziato il primo set con il punteggio di 1-6, ma è riuscito presto a riequilibrare la situazione e a dominare l’incontro, concludendo i due set successivi con il punteggio di 6-3 e 6-2. Un duello che li ha visti protagonisti di un’autentica esibizione che ha lasciato il pubblico senza parole.
Entrambi, però, sono tennisti Sono ancora molto giovani, Sinner ha solo 22 anni rispetto ad Alcaraz che ne ha 20. Entrambi hanno appena iniziato la loro carriera da tennisti e, nonostante abbiano fatto i migliori salti, praticamente dominando il circuito, non sono stati inseriti da tempo nella categoria Challenger. Infatti, Il primo incontro tra i due tennisti avvenne solo cinque anni fa, nel 2019. Jannik Sinner ha 17 anni e Carlos Alcaraz ha 15 anni.
Questo potrebbe interessarti: Sinner strappa il numero 2 del mondo ad Alcaraz: ecco come appare ora la classifica ATP
Sul campo in terra battuta e sugli spalti non c’erano quasi spettatori, anzi si può dire che le uniche persone presenti alla partita fossero familiari e amici dei due tennisti. Nessuno dei presenti si aspettava che questi due ragazzi avrebbero dominato il circuito ATP negli anni successivi, tanto meno loro protagonisti di una delle rivalità più esibizioniste e quelli autentici che esistono oggi nel tennis.
Dopo un’ora e 50 minuti, La Spagna ha punito la vittoria, non in modo semplice con 6-2, 3-6 e 6-3. La vittoria di Carlitos nel primo duello tra i due ha significato battere il record di 16 vittorie consecutive dell’allenatore italiano. In linea con quanto accaduto qualche settimana fa a Indian Wells, quando Gli spagnoli erano l’unica roccia sulla strada di Sinner, che ha subito una sola sconfitta nelle ultime 23 partite. Colpevole? Sempre, Carlos Alcaraz.
Un esempio della massima parità che esiste tra i due tennisti fin dall’inizio sono le statistiche di questo primo incontro -dopo il primo set-, dove mostrano una 52% di successi sulla prima di servizio di Sinner, 48% per Alcaraz. Di punto di rotturanessuno si è lasciato scappare un’occasione e le due occasioni dell’italiano, contro le tre dello spagnolo, alla fine sono sfociate in gol.
Ciò lo dimostra e lo ribadisce Alcaraz è il più grande rivale di Sinner e viceversa. Tanto che il numero due dell’Alcaraz è stato in pericolo in ogni torneo disputato dall’italiano. Ha vinto gli Australian Open, Rotterdam e Miami. Alcaraz ha potuto finire solo a Indian Wells, perché né in Argentina, né a Rio né a Miami ha ottenuto ciò che si aspettava. Ciò significa che il vantaggio di Jannik su Dimitrov nella finale del secondo evento americano dell’anno nella categoria Masters 1.000 dà onore a L’Italia è seconda in classifica, a scapito della Spagna, che la recupererà la prossima settimana al torneo di Montecarlo. Lui testa a testa tra i due tennisti è uguale quattro vittorie ciascuno.
“Esploratore. Introverso. Inguaribile specialista del cibo. Secchione della musica. Appassionato di alcol. Esperto di birra.”