Il canale YouTube della Direzione Generale della Politica Linguistica del Governo di Aragona, aragoneseha ripristinato la rappresentazione di ‘Martina’, la prima opera in lingua aragonese. Basato su un libretto di Elena Chazal e con musiche di Aurelio Vardaxí, lo spettacolo non è stato messo in scena da quando è stato presentato in anteprima al Graus nel 2016. Una versione è attualmente in fase di realizzazione pubblico contenere la parte più significativa dell’operacon una durata di 36 minuti, secondo il governo di Aragona in un comunicato stampa.
‘Martina’ è ambientata Ribagorza primi del ‘900 in contesto rurale, un’intensa tragica scena d’amore segnata dalle differenze sociali dei protagonisti. La sceneggiatura è basata su una storia dello stesso Chazal, che racconta come la giovane Martina sia costretta a scegliere tra due uomini di diversa condizione sociale “che ama” e come la sua scelta “sbagliata” porterà alla tragedia.
Dal punto di vista musicale è stata scritta ‘Martina’ Stile operistico del XIX secolo ed è tratto direttamente dalla tradizione italiana in cui spiccano scrittori come Verdi, Donizetti o Rossini. Per Vardaxí, “potrebbe essere una sorpresa che nel 21 ° secolo sia stata scritta la musica così come è stata composta più di cento anni fa, ma non riesco a immaginare questo dramma romantico al di fuori dello stile musicale dell’epoca”. Per lo scrittore, “il potenziale melodico e armonico di questo periodo è l’ideale per esprimere i sentimenti di tutti i miei personaggi”.
Quella Scuola di musica della città di Graus, attraverso il suo gruppo di canto, si occupa di mettere in scena quest’opera. Ana Corellano, insegnante di canto, è stata una delle promotrici di questa iniziativa, nonché direttrice alla prima.
Su l’uso dell’aragonese Bajo-Ribagorzano come lingua dell’azione narrativa, Vardaxí ha ricordato che le storie che suo padre e suo nonno gli avevano raccontato nella sua infanzia erano “in questa lingua” e che sentiva il bisogno di raccontare le vicissitudini e le disgrazie di Martina nella lingua dei suoi anziani e nella sua. Questo compositore era profondamente impegnato nel movimento culturale per mantenere la sopravvivenza e la dignità del popolo aragonese.
La Direzione generale della politica linguistica pone particolare enfasi durante il 2023 su pubblicazione di materiale audiovisivo sulla lingua aragonese. Così, la miniserie animata recentemente pubblicata ‘Moñacos’, che è stata vista circa 40.000 volte, un video su Goya, un documentario sul sindaco Vidal, oltre a diversi video musicali di Biella Nuei, tra gli altri.
Nei prossimi giorniLa serie “Visiones” sarà presentata in anteprima, diretta da Vicky Calaviacon 14 capitoli sulla storia dell’Aragona e dell’Aragona catalana.
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