Il premier italiano Giorgia Meloni ha riconosciuto “un’anomalia” nella gestione di un uomo d’affari russo sfuggito agli arresti domiciliari in Italia per evitare l’estradizione negli Stati Uniti e ha detto sabato che parlerà con il ministro della Giustizia per capire cosa sia successo.
Durante una visita ad Addis Abeba, in Etiopia, Meloni ha definito “serio” il caso Artyom Uss e ha promesso di risolverlo al suo ritorno a Roma.
Uss, 40 anni, figlio di un governatore russo, è stato arrestato nell’ottobre 2022 all’aeroporto di Milano Malpensa con un mandato Usa che lo accusava di aver violato le sanzioni. A novembre, a seguito di una decisione della corte d’appello di Milano, è stato trasferito dal carcere agli arresti domiciliari e gli è stato applicato un braccialetto elettronico di monitoraggio.
È fuggito dall’Italia il 22 marzo, il giorno dopo che un tribunale di Milano ha riconosciuto valida la richiesta di estradizione degli Stati Uniti, ed è comparso in Russia all’inizio di questo mese.
“Certo che ci sono anomalie”, ha ammesso Meloni ai giornalisti in Etiopia. “L’anomalia principale, mi dispiace dirlo, è la decisione della corte d’appello di offrirgli gli arresti domiciliari per motivazioni francamente discutibili, per poi mantenere tale decisione anche dopo che è stata presentata una richiesta di estradizione. Perché chiaramente in quel caso i rischi della fuga diventano ancora più evidenti».
Il presidente del Consiglio ha accolto con favore la decisione del ministro della Giustizia italiano Carlo Nordio di avviare un’indagine disciplinare, affermando che “dobbiamo essere chiari”. Tuttavia, ha anche affermato che l’Italia non disponeva di intelligence dettagliata del Dipartimento di giustizia americano “sulla natura della persona”.
Il quotidiano italiano La Repubblica ha riferito sabato che le autorità statunitensi hanno chiarito che il russo rappresentava un “rischio aereo estremamente elevato” in due note inviate all’ufficio di Nordio: una era datata 19 ottobre, due giorni dopo l’arresto di Uss, e l’altra era stata inviata dopo è stato posto agli arresti domiciliari. il 25 novembre.
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