La comunità internazionale è sull’orlo della tolleranza nei confronti di Pristina

Il ministro degli Esteri serbo, Ivica Dacic, ha detto che la comunità internazionale ha raggiunto la fine della possibile tolleranza per Pristina “e non c’era nessun altro posto dove andare”, e a Belgrado è stato detto che non vi era alcun ulteriore obbligo di dialogo. non si è adempiuta e loro “pregano” di partecipare al dialogo quando si terrà.

Oggi, i capi negoziatori Petar Petković e Besnik Bisljimi sono stati invitati a Bruxelles per continuare il dialogo tecnico, ha detto Dacic nel programma televisivo mattutino Pink e ha sottolineato che la cosa più importante è mantenere la pace.

Non abbiamo detto che rifiutiamo il piano franco-tedesco, abbiamo detto che è inaccettabile per noi sostenere il Kosovo all’Onu, siamo pronti al dialogo, ha detto Dacic, ma ha sottolineato che la questione è come persuadere Pristina ad adempiere suoi obblighi.

Era impossibile per gli agenti di polizia albanesi venire nel nord del Kosovo per riscuotere multe, ha detto Dacic, paragonandolo a una situazione in cui i vigili urbani serbi avrebbero diretto il traffico a Pristina.

La polizia albanese non potrà venire a nord, perché i serbi la vedono come una storia di sovranità. I serbi lo vedranno come un tentativo di occupare militarmente il nord e non lo riconosceranno mai, né riconosceranno lo stato indipendente del Kosovo lì, ha detto Dacic.

Ha considerato la protesta annunciata dai serbi in Kosovo come una via pacifica di resistenza civile, perché ha dimostrato che non era volontà dei politici, ma della normale vita quotidiana essere impossibile.

A Kurti non interessano le targhe per impostare la targa dell’auto, vuole che ci sia scritto “Repubblica del Kosovo”. Molti paesi hanno un prefisso repubblicano, ma raramente insistiamo sul fatto che sia scritto da qualche parte, dice Dacic.

Ha anche affermato di aver ringraziato i Ministri degli Esteri e della Difesa italiani che martedì erano in Serbia per la presenza di unità italiane in KFOR e EULEX, perché i cittadini si sentono più sicuri che essere protetti dalla polizia del Kosovo senza serbi al momento. .composizione.

Il capo della diplomazia serba ha detto che dei 193 Stati membri dell’Onu, il Kosovo può contare sul sostegno di 83 paesi e “per questo li hanno spinti al Consiglio europeo, dove servono i due terzi dei membri”.

Dacic ha annunciato che al vertice OSCE in Polonia i ministri degli Esteri di Gran Bretagna e Germania hanno chiesto di incontrarlo e che al posto del ministro degli Esteri americano parteciperà all’incontro la sua vice Victoria Nuland.

Gaetana Giordano

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