Il video intitolato “Italy, Open to Meraviglia” è accompagnato da una “versione influencer” di Venere tratta da un dipinto di Sandro Botticelli.
Il simbolo artistico dell’Italia indossa minigonne, mangia la pizza e mostra agli spettatori le attrazioni turistiche più famose del Paese in spot pubblicitari.
Il gruppo di comunicazione Armando Testa, che addebita nove milioni di euro per la sua campagna per attirare i turisti nella bellezza dell’Italia, ha utilizzato filmati dalla vicina Slovenia. I giornali ne informano Guardia.
La modernissima interpretazione di Venere ha attirato critiche e ridicolo sui social network.
Annota nel diario lo storico dell’arte Tomaso Montanari Il Fatto Quotidiano campagna per “strano” e “osceno”. Secondo lui, era solo uno spreco di denaro.
Il chiodo immaginario nella bara dell’intera campagna sono i pochi secondi di scatti di giovani che sorridono sulle terrazze assolate e sorseggiano vino.
Nove milioni in euro. Quanto patrimonio culturale puoi assumere? Quanti documenti antichi dell’archivio antico dello Stato restaurare? Quante chiese curare, e riaprire? Quanti piccoli musei realestire? E in cambio, beh… #opentomeravigiia https://t.co/7cZ0IL6tSC
— Tomaso Montanari (@tomasomontanari) 24 aprile 2023
Quello che viene presentato come un tipico paesaggio italiano è in realtà una terrazza nella regione slovena del Cotar, che si trova vicino al confine italiano. Lo testimonia, secondo gli attenti telespettatori, anche il “vino italiano speciale” targato Cotar.
Lo stesso autore non ha ancora commentato la polemica. Al contrario, il ministro del Turismo Daniela Santanche del partito di estrema destra Fratelli d’Italia ha definito “arroganti” le critiche al video e ha affermato che la rappresentazione di Venere come influencer aveva lo scopo di attrarre i giovani.
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