Jesolo si rifiuta di revocare la cittadinanza onoraria al dittatore Mussolini

Secondo il quotidiano il governo di Jesolo è guidato dal sindaco Christofer De Zotti La Repubblica respinse la proposta del partito di sinistra di togliere questo onore a Mussolini, che governò l’Italia dal 1922 al 1943.

“Si tratta di un’azione storica che non può essere giustificata con i parametri attuali, ma è impossibile riprendere tutto ciò che è stato creato durante il periodo fascista”, ha motivato la sua decisione il governo della città.

“A scanso di equivoci, ci atteniamo ai principi antifascisti della Costituzione italiana”, ha aggiunto il Comune, aggiungendo che “non sono necessarie altre misure di valore puramente commerciale”.

“Questa non è un’opera d’arte”

Le modalità di gestione della città sono state criticate dall’Associazione Combattenti Antifascisti Italiani (ANPI). La sua rappresentante, Cristina Paoletti, ha affermato che la cittadinanza onoraria “non può essere paragonata ad un’opera d’arte o ad un edificio costruito durante il fascismo”. “È un valore simbolico che richiede che gli individui lo guadagnino. “Qualsiasi premio può essere revocato se il destinatario non lo merita”, ha sottolineato.

Jesolo è una meta ambita dai turisti nazionali e stranieri che vengono qui, tra l’altro, per la spiaggia del Lido di Jesolo, lunga 15 chilometri. In passato Jesolo fu una delle residenze più importanti della Repubblica di Venezia.

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Carlita Monaldo

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