Ma in attesa dell’esito della votazione e delle imminenti trattative, una parte delle elezioni si è giocata anche attorno a una donna, Giorgia Meloni, leader del partito di estrema destra Fratelli d’Italia.
A 45 anni, cresciuto in un quartiere relativamente povero a sud di Roma, il leader dei Fratelli d’Italia non ha mai avuto parole gentili per l’Europa. Persone che si descrivono come “una moglie, una madre, una cristiana” fonda il suo partito nel 2012 sulle ceneri di Alleanza Nazionale, allora apertamente antieuro, e del MSI (Movimento Sociale Italiano, movimento postfascista), di cui ha adottato il simbolo dell’era fascista.
Se tutto ruota intorno a lui è perché il suo partito è al primo posto nei sondaggi e la sua coalizione con la Liga di Matteo Salvini e Forza Italia di Berlusconi potrebbe entrare al governo. Inoltre, se si rispettano convenzioni e costumi e il suo partito è al primo posto in termini di voti, potrebbe diventare Presidente del Consiglio.
È su questi temi che ha lavorato per mesi per smussare il suo discorso politico, mantenere una posizione filo-atlantica e dimostrare di non essere troppo duro con l’Europa. In un video per la stampa estera, ha detto che “Sono passati decenni da quando la destra italiana ha tramandato il fascismo alla storia, condannando fermamente la famigerata privazione della democrazia e delle leggi antiebraiche”.. Alla Frankfurter Allgemeine Zeitung, ricorda che in cima al programma c’è “il caposaldo della politica estera italiana: l’Europa e l’Alleanza Atlantica”.
È passato del tempo quando ha definito l’euro come “soldi cattivi che arricchiscono solo la Germania”, come gli ha ricordato su Twitter un membro del Partito Democratico (centro sinistra). Dal 2020 è addirittura presidente del gruppo conservatore e riformista europeo, come si legge nel suo libro biografia.
Tuttavia“il suo rebranding non deve far dimenticare che lo scorso anno è stato fondamentale durante le negoziazioni per il Recovery Plan”, analizzare gli esperti.
Per questo politologo, se Giorgia Meloni diventa Presidente del Consiglio, “Ci sarà un netto cambiamento tra Italia ed Europa, perché per la prima volta ci sarà al potere uno storico partito euroscettico. Inoltre, se una coalizione di destra entrasse al governo, tenete presente che i tre partiti che la compongono sono molto vicino all’ungherese Viktor Orban e alla Russia. E questo può avere delle conseguenze”.
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