Il Primo Ministro italiano, Giorgia Meloni, ha sottolineato che il suo governo continuerà ad essere un partner affidabile all’interno dell’UE e della NATO e ha esortato coloro che desiderano “monitorare” la sua gestione dall’esterno che né il governo italiano né la popolazione devono farlo. prendere “lezioni” da chiunque.
La politica estera del nuovo Esecutivo era stata oggetto di dibattito ancor prima che iniziasse a seguito della confessione filorussa del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, una delle tre gambe su cui si basava la coalizione. . Antonio Tajani, il numero due di questa formazione, ha agito come ministro degli Affari esteri.
Tuttavia, come ha fatto dopo la messa in onda della dichiarazione di Berlusconi, Meloni ha affermato nel suo primo discorso al Parlamento, prima della votazione sulla questione della fiducia, che sarebbe stato fedele alla NATO così come all’Unione Europea, nonostante avesse chiesto riforme per migliorare l’efficienza.
“Negli ultimi giorni alcune persone hanno affermato di voler monitorare il nostro Paese. Direi che possono dedicare il loro tempo ad altro”, ha avvertito, rispondendo a chiare lettere a dichiarazioni come quelle del governo francese, che pubblicamente ha espresso apertamente alcuni dubbi dopo l’ascesa della destra in Italia.
“In questa stanza ci sono forze di opposizione capaci di far sentire la propria voce senza un aiuto esterno, spero”, ha aggiunto il leader dei Fratelli italiani, prima di suggerire che le critiche esterne sarebbero “irrispettose” al resto del Paese. “Non io né il mio governo”, ha aggiunto, secondo l’agenzia AdnKronos.
Meloni ha espresso la sua gratitudine per il sostegno del popolo italiano alle elezioni del 25 settembre, grazie alle quali è diventata la prima donna a guidare il governo in Italia. Il presidente è stato interrotto da un applauso dopo aver esaminato l’elenco delle donne di rilevanza storica.
Ha anche celebrato che l’Italia stava ponendo fine alla “grande anomalia” che significa incatenare governi che non sono emersi dalle urne. Ora si avvia “un governo politico che rappresenti in pieno la volontà del popolo”, ha sottolineato Meloni, scortato nel suo intervento da Tajani e da un altro vicepremier, Matteo Salvini, leader della Lega.
Il governo, che entra in carica nel fine settimana, è obbligato a sollevare questioni di fiducia individuale alla Camera e al Senato, senza comprometterne la sopravvivenza.
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