Primo Ministro d’Italia Giorgia Meloni completato il suo regno e il profilo dei nuovi arrivati potrebbe essere meno convincente per gli europei di cast originale. Galeazzo Bignami, rappresentante del partito di estrema destra Fratelli d’Italia, è stato nominato lunedì viceministro per le infrastrutture e la mobilità sostenibile. Nel 2016, ha suscitato indignazione dopo che è stata pubblicata una sua foto che lo mostrava vestito di nero e con una svastica sul braccio sinistro. Un’altra, scattata la stessa sera, mostra una cena tra amici vicino a una grande bandiera nazista.
Ad annunciare personalmente la nomina di Bignami in conferenza stampa è stata il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, co-fondatore e presidente di Fratelli d’Italia.
Galeazzo Bignami, 47 anni, è stato rieletto il mese scorso per un secondo mandato in parlamento. È figlio di Marcello Bignami, volto storico della destra bolognese, e membro della direzione nazionale del Movimento Sociale Italiano, partito neofascista. Ha fatto parte a lungo dell’estrema destra italiana, ma ha vinto il suo primo mandato come deputato sotto la bandiera del partito più moderato Forza Italia dell’ex primo ministro Silvio Berlusconi, un alleato di Meloni. È entrato a far parte di Brothers Italia nel 2019.
‘profonda vergogna’
In una dichiarazione di lunedì, il ministro delle Infrastrutture ha affermato di provare “profonda vergogna” per le foto e ha condannato “tutte le forme di totalitarismo nei termini più forti”, definendo il nazismo e tutti i movimenti ad esso associati “assolutamente malvagi”. Nel 2016, quando è apparsa la foto, Bignami si è difeso citando una foto scattata nel 2005 a un addio al nubilato organizzato dai suoi amici. “Mi hanno coperto, mi hanno messo in macchina e mi hanno portato a Brento. Lì mi hanno fatto travestire e organizzare questa festa che vuole prendersi gioco delle mie convinzioni politiche e del mio partito».
La Meloni non ha commentato la foto del 2016, ma ha più volte condannato le leggi razziste e antiebraiche imposte da Mussolini nel 1938; lei dice la settimana scorsa in parlamento che non aveva “mai provato alcuna simpatia per il fascismo”. “Ho sempre considerato la legge razziale del 1938 il punto più basso della storia italiana, una vergogna che macchierà per sempre il nostro popolo”, ha detto in parlamento.
“Giocatore. Baconaholic. Secchione di viaggio. Specialista della cultura pop. Imprenditore. Sottilmente affascinante sostenitore di Internet. Esperto di birra.”