Dei 5.000 minori non accompagnati arrivati in Francia nel 2024, 2.000 si trovano nel dipartimento delle Alpi Marittime. Di fronte a una “situazione esplosiva”, François Sauvadet, presidente dell’ADF, ha chiesto “mezzi aggiuntivi” allo Stato.
L’11 maggio l’assemblea del dipartimento francese (ADF) ha chiesto aiuto al governo per far fronte alla “situazione esplosiva” nelle Alpi Marittime, dove si concentrava più di un terzo dei minori stranieri non accompagnati in arrivo. Gennaio. . crea un “embolia” delle strutture ricettive locali.
In questo dipartimento della frontiera italiana, dove arrivano molti giovani migranti dopo aver attraversato il Mediterraneo, dall’inizio dell’anno sono stati accolti “circa 2.000” minori non accompagnati (UM), su 5.000 assistiti. carico in tutta la regione, ha avvertito il presidente dell’AFP ADF François Sauvadet.
“Situazione esplosiva”
Quest’ultimo ha chiesto, durante un incontro la mattina dell’11 maggio con il ministro dell’Interno Gérald Darmanin, il ministro della Giustizia Eric Dupond-Moretti, nonché il segretario di Stato per l’infanzia Charlotte Caubel, “mezzi aggiuntivi” di fronte a “situazioni esplosive”, in particolare nelle Alpi Marittime.
“Lo Stato deve assumersi le proprie responsabilità, finanziariamente e proponendo una risposta operativa”, ha chiesto François Sauvadet, che ha espressamente avanzato l’idea che lo Stato “si accolga questi giovani nel periodo di valutazione della minoranza.
Il dipartimento, che si occupa di accogliere i minori non accompagnati e di valutarne l’età, “non è attrezzato per far fronte a questa ondata di immigrazione”, ha insistito l’ex ministro dei Servizi pubblici: “Lo Stato deve presumere che questi giovani non rientrino nella categoria dei minori protezione.” -bambini ma come ingresso di migranti.
Nelle Alpi Marittime, “abbiamo esaurito tutta la capacità del dipartimento di accoglienza, non abbiamo più posti disponibili, utilizziamo persino gli hotel”, ricorda ancora una volta François Sauvadet.
Rafforzare le forze dell’ordine al confine italiano
Le circostanze hanno spinto il prefetto del dipartimento a richiedere la palestra a Mentone a metà aprile, al confine franco-italiano, su richiesta del presidente del consiglio dipartimentale Charles-Ange Ginésy (LR), visto l’arrivo di minori non accompagnati nel reparto quattro volte superiore rispetto all’anno precedente.
Anche il deputato e presidente repubblicano delle Alpi Marittime Eric Ciotti, a metà aprile, si è rivolto a Gérald Darmanin per chiedere aiuto, in quanto il dipartimento “non ha più gli attuali mezzi per gestire il flusso di ‘stranieri che si dichiarano minori non accompagnati’.
Da allora, ulteriori poliziotti sono stati dispiegati al confine italiano, ha affermato François Sauvadet. “Ma non è abbastanza”, ha avvertito.
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