In Italia si ricorda la morte del leader comunista Enrico Berlinguer

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha affermato che Berlinguer, che fu segretario generale del Partito Comunista Italiano (PCI) dal 1972 fino alla sua morte, avvenuta l’11 giugno 1984, “è stato una figura politica onorevole e popolare, capace di prendere decisioni coraggiose”.

In un messaggio pubblicato sul sito ufficiale della presidenza, Mattarella ha sottolineato che questo politico “è stato il leader del movimento comunista italiano in un decennio molto difficile” e che le sue decisioni “hanno rafforzato le basi della Repubblica e consolidato la crescita della democrazia in Paese. .”

Si ritiene che Berlinguer abbia seguito una linea moderata, cambiando la posizione del partito nella politica italiana e sostenendo l’unità nazionale, una strategia chiamata eurocomunismo, di cui è visto come il principale portavoce.

Il 7 giugno 1984 Berlinguer, che aveva appena compiuto 62 anni, lasciò improvvisamente il podio di un raduno nella città di Padova, nel nord del Veneto, dopo aver subito un’emorragia cerebrale, e morì quattro giorni dopo.

Più di un milione di persone parteciparono ai suoi funerali, in una delle più grandi manifestazioni nella storia del movimento comunista italiano, e pochi giorni dopo, il PCI vinse le elezioni europee, nella vittoria elettorale più importante della storia per quella forza politica. da questo paese.

Alle elezioni del Parlamento Europeo, il 17 giugno 1984, votò l’82,4% degli elettori e il PCI ottenne il 33,3% dei voti, un risultato ben superiore ai 28,9 punti percentuali ottenuti nel fine settimana dal partito di destra italiano, quando meno di la metà degli elettori è andata alle urne.

arco/ort

Alberto Baroffio

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