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Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha dichiarato nella tarda serata di mercoledì che il suo partito non poteva sostenere la fiducia nel governo di coalizione di Mario Draghi durante il voto tenutosi questo giovedì in Parlamento. Altre formazioni e lo stesso presidente del Consiglio italiano hanno avvertito che se lo faranno si dimetteranno dal governo.
La prospettiva del caos politico. Movimento 5 Stelle (M5S) non parteciperà, giovedì 14 luglio, in Parlamento, al voto di fiducia al governo Mario Draghiha detto il suo leader, Giuseppe Conte, mercoledì, un annuncio che sembrava segnalare la caduta della coalizione di governo di Roma.
Gli altri partiti membri della coalizione hanno avvertito che si dimetteranno dal governo se il M5S deciderà di non partecipare al voto del Senato.
Lo stesso Mario Draghi ha indicato all’inizio di questa settimana che si sarebbe dimesso senza la presenza del partito di Giuseppe Conte, invitando i membri della coalizione a smettere di lanciare “ultimatum” al suo governo.
Giuseppe Conte, dal canto suo, ha dichiarato mercoledì sera, davanti ai giornalisti, che il suo partito non può sostenere la fiducia nel governo. “Non parteciperemo al voto di domani”, ha detto dopo una giornata di intense discussioni con dirigenti e legislatori del M5S.
porta aperta
Tuttavia, ha lasciato la porta aperta per ulteriori colloqui con Mario Draghi nel tentativo di colmare le loro divergenze, chiedendo ancora una volta di più per affrontare i crescenti problemi sociali dell’Italia. “Siamo assolutamente pronti al dialogo, a dare il nostro contributo costruttivo al governo, a Draghi, (ma) non siamo pronti a firmare un assegno in bianco”, ha detto Giuseppe Conte, che la scorsa settimana ha presentato una lista di richieste. in coalizione a Roma.
Mario Draghi aveva dichiarato martedì che spetterebbe al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, decidere sulla procedura da seguire in caso di uscita del M5S dalla coalizione. Mario Draghi ha aggiunto che non tornerà alla presidenza del Consiglio italiano senza il M5S, rilanciando la possibilità di elezioni legislative anticipate in autunno – una prospettiva insolita nel Paese, quando il periodo è stato tradizionalmente utilizzato per preparare complesse bozze di bilancio. .
Matteo Salvini, leader della Lega, componente principale della coalizione, ha annunciato all’inizio della giornata che il suo partito avrebbe smesso di sostenere Mario Draghi se il M5S si fosse ritirato, decidendo in tal caso di tenere una legislatura anticipata. elezione.
Con Reuters
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