Roma, 3 nov (EFE).- Il Teatro alla Scala di Milano ha confermato oggi l’opera russa “Boris Godunov” per la sua apertura simbolica il 7 dicembre, nonostante diverse associazioni ucraine abbiano chiesto di rimuoverla dai manifesti a causa dell’invasione del suo paese.
Lo scorso marzo, una settimana dopo l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, il Teatro alla Scala, il tempio mondiale dell’opera, ha rilasciato il regista Valeri Guérguiev, che dirigerà “La regina di picche”, dopo che non si è pronunciato contro la guerra.
Ora, invece, ha scelto di scegliere l’opera “Boris Godunov” (1868), adattamento lirico del compositore russo Modest Petrovic Musorgskij dell’opera di Aleksandr Pushkin, per la tanto attesa “Prima”, un grande giorno per gli amanti del genere di tutti nel mondo. .
Il lavoro sarà interpretato dal baritono russo Ildar Abdrazakov, dal soprano russo Anna Denisova e dai mezzosoprani polacchi Agnieszka Rehlis e Lilly Jørstad dal russo-norvegese, tra gli altri.
La Scala si aprirà con un pezzo russo nonostante il suo supervisore, Dominique Meyer, abbia riconosciuto “alcune discussioni” sull’opportunità di mantenerlo in programma, come concordato due anni fa, ha spiegato in un evento all’Istituto Italiano di Cultura di Madrid lo scorso settembre. .
“Non appoggio l’attacco a una cultura così ricca, non voglio nascondermi se leggo Pushkin o Dostoevskij”, ha detto.
Allo stesso modo, una ventina di organizzazioni italo-ucraine hanno chiesto al sindaco di Milano, Giuseppe Sala, presidente della Fondazione La Scala, di ritirare quest’opera e altre opere in cartellone per la stagione 2022/2023.
L’opera “Boris Godunov” debuttò proprio in Italia nel 1909 per la regia di Arturo Toscanini e alla Scala è diventata un titolo “ripetuto”, aprendo la sua stagione lirica in un’altra occasione, nel 1979 nella suggestiva “serata” diretta da Claudio Abbado.
Ambientata nel 1598, quest’opera racconta la convulsa storia del boiardo (nome russo) Boris Godunov, incoronato con onore dopo la morte dello zar Fedor e accusato di aver orchestrato l’assassinio del legittimo erede al trono, Dimitri, per prendere il potere.
Questa commedia nel suo più puro stile shakespeariano è un’opera prima di Musogskij, nato in una famiglia di proprietari terrieri e finito nella musica dopo aver abbandonato la carriera militare, impantanato in una vita precaria e segnato da alcol e crisi epilettiche.
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