Il supercomputer italiano Leonardo ha raggiunto la prima posizione tra i più potenti al mondo

MADRID, 22 novembre (Portaltik/PE) –

Un elenco dei 500 migliori supercomputer del mondo colloca Frontier, l’unico vero computer exascale, in cima, ma ha introdotto Leonardo, un supercomputer pre-esascala italiano, come novità al verticeche è il quarto paese più potente del mondo e il secondo in Europa.

Leonardo è un supercomputer EuroHPC pre-esascala basato sulla piattaforma BullSequana XH2000 di Atos, che ospitato e gestito nel data center del Cineca, nel Tecnopolo di Bologna (Italia).

Questo è circa secondo supercomputer europeo che è riuscito a piazzarsi nella Top5 dei più potenti del mondo, collocato da solo nella lista dietro Lumiche si è classificato al terzo posto, ha sede in Finlandia, come indicato dall’organizzazione nell’aggiornamento della classifica dei 500 supercomputer più potenti del mondo, Top 500, è una dichiarazione.

Il supercomputer italiano si basa sul nodo di raffreddamento diretto a liquido (DLC) del supercomputer Atos Bull Sequana XH2000ciascuno con quattro GPU Nvidia A100 Core Core -con 10 prestazioni ExaFLOPS a precisione ridotta- e uno Processore scalabile Intel Xeon terza generazione, come Dettagli Atos sul suo sito web.

Per abilitare la larghezza di banda e le prestazioni del sistema richieste per attività di calcolo ad alte prestazioni, Leonardo supporta la tecnologia DRAM DDR5 micron, così come le piattaforme di rete Nvidia Quantum 200Gb/s InfiniBandcon un motore di accelerazione In-Network Computing intelligente che lo rende possibile Latenza molto bassa e throughput dati elevato per fornire le massime prestazioni e scalabilità per le applicazioni di intelligenza artificiale e calcolo ad alte prestazioni (HPC).

La partizione incentrata sui dati si basa su una CPU BullSequana X2140 Blade a tre nodi ed è dotata di due processori scalabili Intel Xeon di quarta generazione, ciascuno con 56 core.

In testa alla classifica Frontierun team installato presso l’Oak Ridge National Laboratory (Tennessee, Stati Uniti), che a maggio ha strappato il primo posto al Giappone e il sistema Fugaku, situato presso il Riken Computational Science Center di Kobe, che è rimasto al secondo posto.

Giacomo Sal

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