il primo caso di vaiolo delle scimmie

L’Italia ha segnalato giovedì (19 maggio) il primo caso umano di vaiolo delle scimmie, a seguito di una serie di casi della malattia in Europa e Nord America che di solito sono endemici nell’Africa occidentale.

La malattia è stata identificata in un giovane adulto che era tornato da poco dalle Isole Canarie, ha affermato l’Istituto per le Malattie Infettive dell’Ospedale Spallanzani di Roma. Il paziente che è stato posto in isolamento è in cura ed è in condizioni stabili, secondo un comunicato dell’ospedale pubblicato dall’agenzia di stampa italiana, aggiungendo che sono allo studio altri due casi sospetti. Il dirigente sanitario della regione Lazio (Roma compresa), Alessio D’Amato, ha confermato sui social che si tratta del primo caso in Italia, aggiungendo che la situazione era “sotto costante controllo“.

“Segui la situazione da vicino”

Questa malattia insolita di solito si manifesta con febbre, dolori muscolari, linfonodi ingrossati e un’eruzione cutanea sulle mani e sul viso, come la varicella. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) pubblicherà il suo primo rapporto di valutazione del rischio”Al più presto la prossima settimana“, denota l’agenzia Ue responsabile per le malattie e le epidemie. L’agenzia, che ha detto “segui attentamente la situazione“, consigliato “isolare e testare i casi sospetti e segnalarli immediatamente“.

Diverse dozzine di casi sospetti o confermati di vaiolo delle scimmie sono stati rilevati dall’inizio di maggio in Europa e Nord America, sollevando preoccupazioni sull’inizio della diffusione della malattia. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato lunedì che alcuni casi nel Regno Unito sembravano essere stati trasmessi all’interno della comunità gay.


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Fedele Golino

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