MADRID, 17 aprile. (STAMPA EUROPEA) –
Il presidente italiano Sergio Mattarella ha chiesto questo lunedì da Varsavia, dove si trova in visita ufficiale, una nuova politica di asilo nell’Unione europea a seguito della crisi dei rifugiati in Europa derivante dalla guerra in Ucraina.
Mattarella aveva sottolineato nel corso di una conferenza stampa congiunta con il suo omologo polacco, Andrzej Duda, che serviva un’azione “coordinata” dei diversi Paesi che compongono l’Ue per risolvere la crisi migratoria.
A questo proposito, il presidente italiano ha ricordato che nessun Paese potrebbe affrontare “da solo” un “problema trascendentale”. Per questo ha esortato l’Unione Europea ad “andare oltre” le sue attuali normative per rispondere rapidamente alle richieste dei profughi ucraini, riferisce il quotidiano ‘La Reppublica’.
Duda ha intanto affermato che l’Italia si occupa da “molti anni” di “immigrazione clandestina” dai Paesi africani, mentre la Polonia ora condivide con l’Italia un percorso simile a causa di “attacchi ibridi portati avanti dal regime bielorusso”.
“Stiamo difendendo i confini dell’Unione Europea. Ci aspettiamo maggiore sostegno da parte delle istituzioni per i Paesi che lottano contro la migrazione”, ha detto il presidente polacco, come riportato dall’agenzia di stampa PAP.
Duda ha anche assicurato che la Russia “non può vincere la guerra” perché, altrimenti, “attaccherà altri Paesi”. “Ne abbiamo discusso con il presidente Mattarella e siamo d’accordo. Continueremo ad aiutare l’Ucraina”, ha detto, sollecitando continue offerte di assistenza militare a Kiev.
La Polonia è uno dei paesi che accolgono il maggior numero di rifugiati ucraini, a causa del suo confine con l’Ucraina, ed è stata aspramente criticata per aver negato la parità di trattamento ai migranti nel contesto della guerra, indipendentemente dalla loro nazionalità.
Come riportato questo lunedì dalla Guardia di frontiera polacca, più di 300 migranti provenienti da Yemen, Pakistan, India, Nigeria e Somalia hanno tentato di attraversare il confine “nuotando attraverso il fiume di confine” durante il fine settimana.
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