Giorgio Meloni ha prestato giuramento come nuovo primo ministro italiano e guiderà il primo governo di destra del paese dalla fine della seconda guerra mondiale.
La 45enne Meloni, che è anche la prima donna a guidare un governo italiano, ei suoi ministri hanno prestato giuramento davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarello nel palazzo presidenziale.
Il partito di destra Fratelli d’Italia di Melona ha ottenuto il maggior numero di voti nelle elezioni parlamentari del mese scorso.
Meloni ha annunciato ieri sera la formazione del suo gabinetto. I suoi partner di coalizione includono la Lega di destra di Matteo Salvini e il partito conservatore Italia Avanti guidato dall’ex primo ministro Silvio Berlusconi.
Meloni ha prestato giuramento per primo, seguito da due vicepremier dei due partiti della coalizione, Matteo Salvini e Antonio Tajani, un alto funzionario del partito Avanti Italia di Berlusconi.
La lista dei ministri scelta da Meloni rispecchia la sua volontà di placare i partner fuori Roma preoccupati per l’arrivo alla guida del governo del capo di un partito di destra.
La nomina a ministro degli Esteri dell’ex presidente del Parlamento europeo Tajani ieri sera è stata subito accolta dal presidente del Partito popolare europeo, il tedesco Manfred Weber, come “una garanzia per un’Italia europeista e atlantista”.
Un’altra garanzia data a Bruxelles è stata che Giancarlo Giorgetti, esponente dell’ala moderata della Lega, che era stato ministro nel governo di Mario Draghi, avrebbe ereditato il fondamentale dipartimento di economia.
Il populista Salvini doveva accontentarsi di infrastrutture e portafogli di trasporti mentre voleva un ministero dell’Interno più prestigioso, affidato a un tecnocrate.
Dei 24 ministri, solo sei donne hanno ricevuto portafogli meno importanti.
Domani nella sede del governo avverrà il passaggio di consegne tra Đorđe Meloni e Marija Dragija, a cui seguirà la prima riunione del nuovo gabinetto.
Alle elezioni del 25 settembre, che hanno registrato un’affluenza record, Fratelli d’Italia hanno ottenuto il 26 per cento dei voti, il partito di Salvini meno del nove per cento e Berlusconi poco più dell’otto per cento.
Il partito di Đorđe Meloni ha registrato una crescita significativa, considerando che nelle precedenti elezioni, nel 2018, ha ottenuto circa il quattro per cento dei voti.
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