È stato l’investimento più grande del Milan la scorsa estate, ma Charles De Ketelaere ha davvero deluso in maglia rossonera. Così i rossoneri lo hanno mandato in prestito all’Atalanta Bergamo, dove gioca il belga. Nella sua ultima intervista a La Gazzetta dello Sport ha chiarito perché il suo impegno con il Milan non è andato come previsto.
Tutti lo sentono. I tifosi, la società, gli allenatori, anche i giocatori stessi. Charles de Ketelaere si era trasferito al Milan nell’agosto dello scorso anno, per la precisione dal Bruges, per 35 milioni e mezzo di euro.
Perché i dirigenti dei big italiani hanno pagato un prezzo così alto per lui? A quel tempo, De Ketelaere si rivelò uno dei più grandi talenti del calcio belga. E a Bruges ha ottenuto numeri incredibili, del resto nella stagione 2021/22 ha registrato un pareggio di 14+7 in 33 partite da centrocampista offensivo.
Ma il suo trasferimento in Italia, al Milan, non è andato secondo la sua fantasia. Nella stagione 2022/23, la rappresentativa belga in maglia rossonera ha disputato 40 partite ufficiali, nelle quali ha segnato un solo assist.
Non funziona, è chiaro a tutti. Così i rossoneri hanno provato a monetizzare con il trasferimento a titolo definitivo in estate, ma invano. Alla fine l’Atalanta Bergamo si è mostrata interessata ai suoi servizi, ma in prestito.
Nell’ambito di questo accordo sono entrati nelle casse del Milan 3 milioni di euro. L’hosting prevede però un’opzione di riscatto per 26 milioni di euro, bonus compresi. In futuro AC riceverà anche una clausola di vendita del 10%, portando l’importo totale di questo “pacchetto” vicino al prezzo iniziale richiesto di 30 milioni di euro.
Il primo gol di de Ketelaere è arrivato all’Atalanta…
Dal suo trasferimento, il talento belga ha giocato tre partite di campionato con il Bergamo, segnando il suo primo gol in Serie A nella prima partita. Ha poi aggiunto un altro assist. Ha già un record migliore di 40 duelli in divisa rossonera. Allora cosa c’è che non va nel condizionatore?
“Quando arrivi in un posto nuovo hai molto lavoro da fare: adattarti alle condizioni del paese, al sistema di gioco, alla lingua. Ma ovviamente se al Milan non funziona la colpa è mia. Non è la stagione che mi aspettavo, ma non me ne pento”. Lo ha detto De Ketelaere in un’intervista ad un importante quotidiano italiano La Gazzetta dello Sport.
“Non sempre sono al meglio in campo. Non sono un tipo esplosivo, mi sento meglio quando sto in campo più a lungo e riesco ad entrare nel ritmo della partita. Le critiche fanno il resto: non leggo sempre i giornali, cerco di isolarmi. Ma si può comunque sentirlo e non rimanere indifferente”. Ha aggiunto.
Fonte: La Gazzetta dello Sport, Transfermarkt, Twitter/X
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