MADRID, 20 marzo (EUROPA PRESS) –
Il ministro dell’Economia italiano, Giancarlo Giorgetti, ha riconosciuto lo shock causato dalle autorità svizzere che hanno dato la priorità agli azionisti del Credit Suisse rispetto ai detentori di debiti nel salvare l’entità con la partecipazione del suo concorrente UBS.
“Siamo rimasti sorpresi dall’ordine di priorità delle garanzie tra azionisti e obbligazionisti, ma mi sembra che le autorità europee abbiano ribadito l’ordine di priorità”, ha detto Giorgetti in un comunicato raccolto dai media nel Paese transalpino.
D’altro canto, ha espresso la fiducia che l’impatto della crisi bancaria svizzera sarebbe “irrilevante” per le banche italiane.
Questo lunedì, in un comunicato congiunto, la Banca centrale europea (BCE), in qualità di osservatore del settore bancario, il Consiglio di risoluzione unico (SRB) e l’Autorità bancaria europea (EBA) hanno ricordato che il quadro per la risoluzione del Consiglio europeo Unione significava che i primi a sopportare le perdite erano gli strumenti di capitale.
In questo modo, le tre istituzioni ricordano che il quadro di risoluzione che attua nell’Unione europea le riforme raccomandate dal Consiglio di stabilità finanziaria dopo la crisi finanziaria ha fissato la sequenza che deve essere sopportata dagli azionisti e dai creditori delle banche in difficoltà. perdita.
In particolare, gli strumenti di capitale ordinari sono i primi ad assorbire le perdite e solo dopo il loro pieno utilizzo si procede all’ammortamento del capitale aggiuntivo di classe 1.
In tal modo, hanno assicurato che questo approccio sia stato applicato sistematicamente nei casi precedenti e continuerà a guidare le azioni di vigilanza bancaria del BPRS e della BCE negli interventi di crisi.
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