Il giudice brasiliano ha rifiutato di ritirare il suo passaporto a Robinho, condannato per stupro in Italia

MADRID, 7 marzo (EUROPA PRESS) –

L’Alta Corte brasiliana (STJ) ha respinto la richiesta di ritiro del passaporto del calciatore Robson de Souza, meglio noto come Robinho, condannato a nove anni di carcere in Italia nel gennaio 2022 per aver partecipato allo stupro di gruppo di una giovane donna in 2013.

La petizione è stata presentata dall’Unione collettiva delle donne brasiliane (UBM), a cui è stato anche chiesto di comparire nei casi sotto la nozione di “amicus curiae”, in cui una persona fisica o giuridica – senza essere legittimata come parte – interviene davanti a un tribunale a collaborare fornendo informazioni a tale scopo.

Tuttavia, il presidente dell’STJ, il giudice Maria Thereza de Assis Moura, ha respinto la richiesta di sequestro dei passaporti degli ex calciatori di Real Madrid e Milan, per “mancanza di legittimazione dell”amicus curiae’ a farlo”, come riportato dal quotidiano ‘O Globo’.

“Amicus curiae” in linea di massima non può nemmeno impugnare la decisione del tribunale, tantomeno chiedere l’irrogazione di misure cautelari alle parti”, ha spiegato il giudice che ha rifiutato l’inserimento di UBM nel processo ritenendolo “prematuro” perché Robinho non era stato convocato.

Così, De Assis Moura ha spiegato che la persona di ‘amicus curiae’ va riconosciuta “quando la partecipazione giova allo svolgimento del processo e ad ottenere una soluzione più giusta e adeguata”. Tuttavia, nel caso di specie, essa era addirittura “prematura” in quanto l’imputato non era stato ancora convocato.

Alla fine di febbraio 2023, STJ ha ricevuto una richiesta dalle autorità italiane affinché Robinho scontasse una pena detentiva in Brasile, dopo che la sua estradizione non era stata portata a termine in Brasile, un atto proibito dalla Costituzione brasiliana, che vieta l’estradizione dei suoi cittadini.

La persona incaricata ora di decidere se Robinho debba scontare la pena detentiva in Brasile è il giudice De Assis Moura, con una lunga storia di difesa dei diritti umani e di lotta alla violenza sessista, secondo i media brasiliani.

Nel gennaio 2022, Robinho è stato condannato insieme ad altri cinque uomini per lo stupro di gruppo di una donna in una discoteca di Milano nel 2013, approfittando del fatto che era privo di sensi dopo essere stato costretto a bere grandi quantità di alcol.

Alberto Baroffio

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