Una strana situazione potrebbe verificarsi nel massimo campionato di calcio italiano. Se un nuovo arrivato nella competizione salernitana non trova un nuovo titolare entro la fine dell’anno, finisce in Serie A e la competizione finisce con diciannove invece di venti. Questa situazione è causata da una nuova legge che vieta a più club di essere di proprietà dello stesso proprietario.
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In estate, i fan salernitane vivono in una favola. Il club del sud d’Italia è passato inaspettatamente al primo campionato e, inoltre, ha portato rinforzi che i fan non si sarebbero mai sognati prima. Franck Ribery, esterno francese di fama mondiale che è arrivato principalmente al Bayern Monaco e ha trascorso gli ultimi anni alla Fiorentina, è arrivato a Salerno come free agent.
Nonostante abbia festeggiato quest’anno il suo 38° anniversario, il club, acquisendo giocatori esperti, ha chiaramente annunciato un attacco ai tentativi di salvataggio nella massima serie italiana.
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In autunno, molte persone non vedono l’ora. Questo modesto club ha vinto solo due partite da agosto (con Genoa e Venezia) e per qualsiasi altra squadra questa è un’opportunità per migliorare le proprie statistiche di tiro. Ha segnato 42 gol in 18 partite.
Ma anche se i giocatori del Salerno segnassero un gol dopo l’altro e si spostassero in testa alla classifica, potrebbe non avere importanza. Non dirà addio alla Serie A per le sue prestazioni in campo, ma per questioni legislative.
Nuovo divieto di proprietà
Quando ha scritto Atletica, la dirigenza del campionato ha avuto problemi già in estate. Il club salernitano è di proprietà congiunta di Claudio Lotito e Marco Mezzaroma, che dieci anni fa l’hanno aiutato a uscire dal fallimento, mentre Lotito è anche titolare della prima serie Lazio Roma. Questo non ha lasciato indifferenti i tifosi del club che spesso hanno protestato per il fatto di essere un “ranch lazia”. Gli striscioni rivolti ai proprietari di club sono diventati all’ordine del giorno.
Avere due squadre sotto di lui non è proibito in Italia, almeno fino a settembre di quest’anno. Preoccupa però il conflitto di interessi causato dalla sorpresa dei Salernitani, che ha costretto la Federcalcio italiana a votare per una norma che obbligasse gli azionisti di più club a limitare il Paese a un solo club entro il 2024. A Salerno, invece, è stato non solo una questione di proprietà, ma di proprietà totale, che deve scadere il 31 agosto.
Lotito ha ceduto l’influenza al club, che è stata affidata all’amministratore ad interim. La dirigenza della lega ha dato agli amministratori fino alla fine dell’anno per trovare un acquirente salernitano, dopotagli sull’acquisizione del club da parte di investitori stranieri ma si sono attenuati in perdite. L’esclusione del club dal campionato non è favorita nemmeno dal dirigente del calcio italiano, Gabriele Gravina, che sta valutando anche l’ipotesi di prorogare il termine a causa del mancato introito dei diritti televisivi. Ma i tifosi del club erano contrari.
“Gravina, mantieni la parola”, diceva lo striscione durante la sconfitta per 4-0 di dicembre contro l’Inter, in cui i tifosi hanno chiarito che non importa in che campionato giocano se mantengono la loro dignità. Il Presidente della Federcalcio italiana lo ha sentito e la decisione è stata definitiva. Il campionato italiano si giocherà in 19 squadre se i nuovi arrivati non troveranno un nuovo titolare entro il 31 dicembre.
“Libero Salernitano”, ha detto il club
Mancano poche ore alla fine dell’anno e i tifosi del club potrebbero credere in un’offerta magica. Ma se non arriva, la stagione finisce cinque giorni prima al Salernitan e inizia una nuova storia nella quarta divisione del calcio italiano.
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