Sulla costa adriatica italiana, le autorità hanno annunciato oggi un divieto di balneazione. Hanno misurato concentrazioni eccessive di batteri Escherichia coli nell’oceano, ha riferito l’ANSA. Queste sono le spiagge dell’Emilia-Romagna, dall’estuario del Po alla famosa località di Rimini. Secondo gli esperti, le alte temperature e la siccità sono le ragioni del declino della qualità dell’acqua di mare.
L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente Arpae ha emanato il divieto di balneazione in 28 zone della costa adriatica. Questa è principalmente l’area intorno alla famosa località di Rimini. I lavoratori dell’agenzia misurano le concentrazioni eccessive di batteri Escherichia coli nell’acqua. Il divieto sarà in vigore fino a quando il valore non tornerà alla normalità.
Secondo gli esperti dell’agenzia, la situazione era insolita e l’interazione di diversi fattori negativi ha contribuito al suo aspetto. Le ondate di caldo di lunga durata contribuiscono all’aumento della temperatura dell’acqua di mare, che porta alla proliferazione di batteri. A causa della siccità, lo scambio idrico nei fiumi è ridotto, il che può portare a un maggiore inquinamento dei fiumi che finiscono in mare.
Il divieto di balneazione ha preoccupato il sindaco di una cittadina costiera la cui economia dipende dall’estate, scrive il Corriere della Sera. Le autorità discuteranno la situazione con i rappresentanti del governo locale venerdì. Il municipio nega che loro stessi abbiano contribuito al deterioramento delle condizioni dell’acqua, ad esempio scaricando liquami in mare. “Abbiamo speso 250 milioni di euro (più di sei miliardi di corone) per la realizzazione di fognature separate”, ha affermato il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, il quale ha affermato che la situazione potrebbe avere gravi conseguenze economiche.
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