Il presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Matteo Zuppi, ha riferito che i vescovi italiani guardano “con grande preoccupazione all’evolversi della situazione politica”.
questa dichiarazione ce l’ha fatta prima La crisi politica del governo italiano“che rischia di sovrapporsi alla fase più generale della crisi che già sta colpendo gravemente la vita delle persone e delle famiglie”, ha sottolineato il Cardinale.
“La guerra in Ucraina e le sue terribili conseguenze; inflazione a un tasso straordinario che richiede un intervento continuo e urgente; una pandemia inesorabile; il lavoro umiliato dall’urgenza generale e dall’incertezza è un elemento che richiede chiarezza nelle decisioni e accordi forti con le parti sociali e con l’Europa”, ha sottolineato il presidente della Cei.
Inoltre, ha difeso che “il confronto dialettico e il pluralismo sono i tesori inalienabili della democrazia, tanto più data la scadenza per le prossime elezioni naturali, ma in un momento come questo, è necessario che avvenga nella massima convergenza e stabilità per finire di lanciare un intervento che sia efficace.” determinare.
“Per questo, speriamo che a responsabilità nell’interesse pubblico del Paeseche deve prevalere su posizioni di parte, anche se legittime, per individuare ciò che è necessario e possibile per il bene di tutti”, ha concluso.
Lo ha affermato il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana dopo che il primo ministro italiano Mario Draghi ha rassegnato le dimissioni il 14 luglio dopo 17 mesi di mandato.
La decisione di Mario Draghi è arrivata dopo il suo confronto con il Movimento 5 Stelle, che non ha appoggiato la sua proposta di decreto con l’assistenza ai cittadini.
Alla luce di ciò, il presidente italiano, Sergio Matarella, ha respinto le dimissioni del presidente del Consiglio e lo ha esortato a valutare questa settimana la possibilità di formare un nuovo governo di maggioranza.
Questo mercoledì, 20 luglio, il Presidente del Consiglio deve recarsi in Parlamento per spiegare la sua intenzione di lasciare l’incarico.
Pertanto, lo farà al termine del viaggio del presidente Matarella in Algeria, che vuole fare. ha chiuso un accordo che aumenterebbe le forniture di gas all’Italia di fronte alla crisi bellica in Ucraina.
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