Se stai pensando di emigrare in Italia e avviare lì un’impresa, dovresti essere ben informato sui vari passaggi che devi seguire per avviare un’impresa in Italia. La burocrazia in Italia è notoriamente lenta e quando si tratta di costituire una società la situazione non è molto diversa. Se vuoi diventare un imprenditore con un’idea imprenditoriale in Italia, devi percorrere 86 passaggi diversi, alcuni dei quali associati a costi elevati. Con l’aiuto di askanews lo abbiamo visto Burocrazia legata alla costituzione di una società in Italia.
“Ci sono troppe formalità burocratiche per costituire una società in Italia. Come sottolinea il centro di osservazione italiano CNA, per costituire una società in Italia bisogna affrontare un iter lungo, complicato e costoso: fino a 86 passaggi burocratici e costi che sfiorano i 20mila euro”. Questa è la conclusione a cui giunge askanews, che ne fornisce anche diversi esempi, l’aspetto di questo processo dipende dall’idea imprenditoriale. Se vuoi aprire un’officina di riparazione auto, devi espletare 86 formalità per avviare la tua azienda, il che costa quasi 19.000 euro. Una situazione simile si verifica per i falegnami autonomi: 78 passaggi e costi da 19.700 euro. Leggermente meglio la gelateria con 73 formalità, mentre dal parrucchiere è abbastanza agevole a fronte di sole 65 formalità da espletare e una spesa di 17.500 euro.
Questi sono solo alcuni dei fatti rilevati dall’Osservatorio. Nella sua relazione lo ha affermato procedura lunga, complicata e costosa per costituire una società in Italia costituisce un ostacolo significativo allo sviluppo economico del Paese. Intervenendo in commissione parlamentare per la semplificazione, Stefania Milo, vicepresidente della CNA, ha ricordato che l’associazione auspica da tempo una “lotta alla brutta burocrazia” e che negli ultimi anni non è mancata la buona volontà da parte dei legislatori di razionalizzare e semplificare le procedure amministrative. apparato.
“Nonostante gli sforzi del Parlamento, le misure di modernizzazione appaiono ancora inadeguate. Sono ancora lì Incoerenzaprincipalmente a causa del “collegamento delle competenze regolamentari”, che provoca sovrapposizioni e ritardi nella costituzione delle imprese in Italia.
Il vicepresidente ha inoltre sottolineato la necessità di “rivedere gli adeguamenti apportati agli strumenti chiave di gestione”. La pandemia di coronavirus e il pacchetto di misure dell’Italia offrono un’opportunità unica per realizzare gli investimenti necessari nella digitalizzazione, nell’innovazione e nelle risorse umane per modernizzare la pubblica amministrazione. Milo ha aggiunto che ciò è “importante per garantire l’efficienza della pubblica amministrazione per accompagnare e favorire la ripresa dell’economia in Italia”.
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