Mercoledì la Camera dei Deputati italiana ha approvato un accordo con l’Albania per ospitare i migranti durante l’esame delle loro domande di asilo, un elemento chiave negli sforzi del Primo Ministro italiano Giorgia Meloni per condividere il peso della migrazione con altri paesi europei.
La proposta, passata alla Camera dei Rappresentanti con 155 voti favorevoli, 155 contrari e due astensioni, passerà ora al Senato, dove anche le forze di destra della Meloni hanno una consistente maggioranza.
Meloni e il primo ministro albanese Edi Rama hanno annunciato a novembre un’importante iniziativa, in base alla quale l’Albania ospiterà fino a 36.000 migranti per un anno in due centri, mentre l’Italia accelera le sue richieste di asilo.
L’Italia cerca da tempo gesti concreti di solidarietà da parte di altri paesi dell’Unione Europea per aiutarla ad affrontare le decine di migliaia di migranti che arrivano ogni anno. L’Albania spera di aderire al blocco e l’Italia sostiene fortemente la sua candidatura.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha sostenuto l’accordo, definendolo un’iniziativa importante e il risultato del “pensiero innovativo” necessario per affrontare le questioni relative alla migrazione. Tuttavia, i gruppi per i diritti umani hanno espresso preoccupazione per il fatto che l’Italia stia delegando i suoi obblighi internazionali. L’opposizione italiana di centrosinistra ha definito l’accordo un costoso sforzo di propaganda in vista delle elezioni europee di quest’anno e un vergognoso tentativo di trasformare l’Albania nella “Guantanamo” italiana.
A dicembre, la Corte costituzionale albanese ha sospeso la ratifica dell’accordo in attesa di una revisione della sua costituzionalità, ma Rama si è detto fiducioso che non avrebbe riscontrato violazioni.
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