I soccorritori hanno anche trovato altri tre corpi, tra cui una bambina di cinque anni e una bambina di poco più grande. Sono figli di migranti di una barca affondata nei pressi della città calabrese di Cutro a fine febbraio, e l’incidente ha causato almeno 76 vittime.
Da questa nave mancano ancora circa tre dozzine di sfollati, riferisce l’ANSA. Negli ultimi quattro giorni sono arrivati in Italia quasi 6.000 rifugiati, più o meno la stessa cifra dell’anno scorso a gennaio e febbraio. È probabile che l’attuale ondata migratoria continui, dato il clima caldo.
A causa dell’incidente che ha fatto finora 76 vittime, oggi nel comune di Cutro si è tenuta una manifestazione di almeno cinquemila persone che hanno sfilato verso la spiaggia portando una grande croce di legno ricavata dai rottami del naufragio. Tra i partecipanti alla manifestazione, chiamata Stop al massacro del mare, c’erano i parenti delle vittime dell’incidente, e persone accorse per essa da tutta Italia, riferisce l’ANSA.
Una nave della Guardia Costiera italiana ha trasportato 584 persone nel porto di Reggio Calabria nello Stretto di Messina. Un’altra nave della guardia costiera ha scortato un peschereccio sovraffollato che trasportava 487 migranti al porto di Crotone in Calabria, vicino al luogo del naufragio del 26 febbraio che ha ucciso almeno 74 persone. Altri 200 migranti sono stati prelevati al largo della Sicilia e saranno portati a Catania in un secondo momento.
La Guardia Costiera ha impegnato otto navi nell’operazione di salvataggio. Una motovedetta marittima è stata anche schierata per evitare che si ripetesse il disastro del mese scorso, quando un’imbarcazione che trasportava migranti si è rotta al largo della costa calabrese. Sabato è stato ritrovato il corpo di una bambina di età compresa tra i cinque e i sei anni, portando il bilancio delle vittime a 74. 79 persone sono sopravvissute al naufragio. Circa tre dozzine di persone risultano ancora disperse e presumibilmente morte.
I pubblici ministeri stanno indagando se le autorità italiane avrebbero dovuto fare di più per prevenire l’incidente. Il premier Giorgia Meloni ha rifiutato e ha incolpato i trafficanti che trasportano migranti in Europa a pagamento.
Giovedì il governo italiano ha approvato un altro decreto sull’immigrazione che, tra le altre cose, inasprisce le pene per i trafficanti di esseri umani. Anche per creare un sistema di quote per i permessi di lavoro per le persone provenienti da paesi che coopereranno con il governo italiano nella lotta all’immigrazione clandestina. Poco dopo il naufragio di febbraio con sette dozzine di vittime, il governo italiano ha dichiarato di voler accettare fino a 500.000 stranieri che immigreranno legalmente nel Paese.
Quest’anno, 18.000 migranti sono arrivati in Italia attraverso il Mar Mediterraneo, rispetto ai circa 6.000 nello stesso periodo dell’anno scorso. Solo giovedì sono arrivati a Lampedusa, a circa 130 chilometri dalla costa tunisina, 1.900 migranti. Quest’isola italiana, che ha una superficie di soli 20 chilometri quadrati, ha una struttura per rifugiati con una capacità di circa 300 persone, ma ora ospita più di 3.000 rifugiati.
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