Una triste notizia ha scosso il mondo del calcio. Gianluca Vialli (Cremona, Italia, 1964) morì all’età di 58 anni. Il mitico attaccante di squadre e club italiani come Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea Dal 2017 combatte contro un cancro al pancreas. La situazione si è complicata negli ultimi giorni, tanto che il 15 dicembre 2022 è stato costretto a lasciare il suo incarico alla Nazionale come capodelegazione.
La notizia è stata confermata dalla Federcalcio italiana. “Gianluca non ce l’ha fatta, è morto oggi a 58 anni dopo una lunga malattia, ha lottato sempre a testa alta, con dignità e con tutta la famiglia azzurra per dargli forza in un momento di silenzio ma di immensa sofferenza. “Il calcio italiano piange non solo il capodelegazione della Nazionale, ma piange anche un grande uomo che prima è stato un grande attaccante e un allenatore stimato”, si legge nel comunicato.
La FIGC osserva un minuto di silenzio prima di ogni partita relativa alla 17esima di Serie A nonché alla categoria Promozione italiana. “Sono molto triste. Ho aspettato fino alla fine che potesse fare un altro miracolo, ma mi consola sapere che quello che ha fatto per il calcio italiano e per gli azzurri non sarà mai dimenticato. Senza giri di parole: Gianluca è stato una persona straordinaria e ha lasciato un vuoto incolmabile, nella Nazionale e in tutti coloro che apprezzano le sue straordinarie qualità umane”, ha dichiarato il presidente Gabriele Gravina.
Vialli, nato il 9 luglio 1964 a Cremona, inizia la sua carriera da professionista con la maglia della Cremonese, prima di approdare alla Sampdoria nel 1984, dove entra nella storia vincendo lo Scudetto, tre Coppe Italia, una Supercoppa Italiana e una Coppa Italia. Coppa delle Coppe per otto stagioni. Ha anche stretto una stretta amicizia con Roberto Mancini. Sono stati anche finalisti della Coppa dei Campioni, dove hanno perso contro il Barcellona a Wembley.
Alla Juventus ha fatto un altro passo importante, alzando cinque trofei in cinque anni: Scudetto, Coppa Italia, Supercoppa Italiana, Coppa Uefa e Champions League 1996. La sua carriera ha raggiunto l’apice nel 1999, dopo tre anni al Chelsea dall’Inghilterra (una FA Cup, una Coppa di Lega, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Europea).
Con la maglia della Nazionale ha giocato 59 partite e segnato 16 gol. Ha giocato ai Mondiali di Messico 1986 (ottava finale) e Italia 1990 (terzo posto) ed è stato semifinalista agli Europei 1988 in Germania Ovest. Anche lui fa parte della spedizione italiana che è stata incoronata ultima campionessa europea a Wembley dopo aver battuto l’Inghilterra ai calci di rigore.
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