I recenti bombardamenti al campo profughi di Jabalia hanno ucciso circa 200 rifugiati palestinesi e ne hanno feriti altri 800, ma le autorità israeliane insistono che il loro obiettivo era quello di eliminare i militanti di Hamas che si rifugiavano nei tunnel sotterranei.
La lotta di Israele contro le milizie di Hamas si è intensificata, provocando la morte di decine di combattenti. Israele afferma di aver perso una ventina di soldati. Mentre l’invasione terrestre continua con missili anticarro, ordigni esplosivi e granate, gli analisti concordano sul fatto che l’invasione terrestre è un vicolo cieco.
“Israele non può smettere di rispondere agli eventi del 7 ottobre. Ma questo è un vicolo cieco, nel senso che questo è ciò che Hamas vuole: una strategia di attacco al suolo”, ha affermato Ugo Tramballi, dell’Istituto italiano per gli studi di politica internazionale (ISPI).
Il blocco israeliano della Striscia di Gaza ha causato un disastro umanitario, provocando la morte di circa 9.000 civili a Gaza e il ferimento di circa 32.000 dall’inizio dell’invasione.
Il bombardamento del campo profughi di Jabalia ha provocato la morte di circa 200 palestinesi
I recenti bombardamenti al campo profughi di Jabalia hanno ucciso circa 200 rifugiati palestinesi e ne hanno feriti altri 800, soprattutto donne e bambini, ma le autorità israeliane insistono che il loro obiettivo era quello di eliminare i militanti di Hamas che si rifugiavano nei tunnel sotterranei di Gaza.
“Molti leader di Hamas hanno soggiornato in hotel di lusso in Qatar, hanno visitato la Turchia e si sono riuniti in Libano, dove si sono mescolati con i leader di Hezbollah”, ha affermato Bradley Bowman, della Fondazione per la Difesa delle Democrazie.
Cosa aspettarsi nel medio-lungo termine a seguito delle operazioni in corso a Gaza? Gli esperti prevedono che la soluzione non è semplice.
Sono decenni che non si raggiunge un impegno per una pace duratura. Entrambe le parti devono rispondere alle domande di una commissione indipendente delle Nazioni Unite, che dal 7 ottobre raccoglie prove dei crimini di guerra commessi.
È in gioco il futuro dei territori palestinesi
È in gioco il futuro dei territori palestinesi, così come la democrazia in Israele.
“Il mondo intero, comprese l’America e l’Europa, ritiene che la soluzione, una volta terminato il conflitto, sia il ritorno al negoziato, una soluzione politica e una soluzione a due Stati”, ha concluso Ugo Tramballi, dell’Istituto italiano di studi politici. Internazionale (ISPI).
Fonti aggiuntive • Escarlata Sánchez (Testo e voce in spagnolo)
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