Nel contesto dell’accelerazione del cambiamento climatico e dell’aumento delle crisi (geopolitiche, sanitarie, energetiche, inflazionistiche, ecc.), l’Unione europea ha compiuto passi senza precedenti negli ultimi cinque anni. Con l’intenzione di diventare il primo continente a impatto climatico zero al mondo, rafforzando al tempo stesso la propria competitività a livello globaleL’UE ha adottato una vera e propria politica industriale, in particolare grazie all’attuazione del Green Deal e del piano industriale Green Deal e alla firma del Green Agreement. Dichiarazione di Versailles nel 2022.
Questo orientamento, accelerato in risposta alla crisi, rappresenta un passo importante per ridurre le dipendenze strategiche e rafforzare la resilienza a lungo termine dell’UE. Nelle loro discussioni, i ministri hanno voluto garantire che, oltre alla gestione della crisi, l’UE continuerà a rafforzare la propria base industriale per completare la doppia transizione ecologica e digitale.
Implementare programmi di crescita ambiziosi che soddisfino le esigenze aziendali
Per un futuro mandato europeo, Francia, Italia e Germania hanno concordato di:
- Eeliminare gli oneri amministrativi inutili per sfruttare appieno il potenziale delle imprese europee in termini di investimenti, innovazione e crescita in Europa;
- Aumentare gli investimenti pubblici e privati per rafforzare l’innovazione, la produttività e la competitività;
- Adoperarsi per una transizione verde e digitale costruendo una base economica forte e resiliente.
Il mondo degli affari in Europa richiede una rigorosa applicazione delle normative
Invitate a fare il punto sulle politiche adottate nell’ambito del mandato 2019-2024 e a riflettere sulle priorità del prossimo mandato della Commissione Europea, le 12 aziende partecipanti hanno potuto presentare ai ministri le loro diverse proposte.
Hanno chiamato garantire l’effettiva attuazione delle norme nonché l’istituzione di a quadro competitivo sano. Alcuni richiedono a maggiore sostegno alle imprese europee, anche per l’export, propone di applicare preferenze agli acquisti “europei” negli ordinativi generali e allineare meglio gli aiuti finanziari esistenti.
Erano d’accordo sulla necessità di ciò sostenere l’emergere di nuove tecnologie (soprattutto per ridurre le emissioni di carbonio) e l’innovazione in Europa, soprattutto nei settori della tecnologia digitale e dell’intelligenza artificiale. Per gli uomini d’affari, ovviamente La rivoluzione industriale coinvolgerà l’intelligenza artificiale, l’automazione e la robotica che consente una maggiore produttività, gestendo in modo efficace i dati i cui volumi continueranno ad aumentare in futuro.
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