“È una questione di vita!” Il campione olimpico si è spaventato perché alla diva italiana non importava

La tuffatrice italiana Maia Biginelli ha mancato di poco con la testa un trampolino di cemento in una gara olimpica da una torre di dieci metri.

Tutti tra il pubblico erano scioccati. Quando il concorrente italiano si è lanciato da una torre alta 10 metri per eseguire tre capriole e mezzo, ha mancato il colpo sul cemento, che gli avrebbe rotto la testa di diversi centimetri al primo giro.

L’ex tuffatore Leon Taylor, come tutti i presenti, è rimasto senza fiato ed è stato grato che non sia successo nulla al 21enne durante le qualificazioni di ieri.

Tuttavia, il britannico si è opposto fermamente alla valutazione dei punti per il salto, perché secondo lui, per simili acrobazie pericolose per la vita dovrebbe essere punita.

“Arbitro, ora devi fare il tuo lavoro!” Taylor ha fatto appello. “Questo è stato un salto in acqua molto pericoloso. Questa è la vita. I suoi capelli hanno toccato la torre, dovrebbe perdere molti punti per questo.”

Ma il 46enne campione olimpico del 2004 non ha finito: “Cosa vedete? In questo sport abbiamo l’obbligo di garantire la sicurezza degli atleti. Bisogna punire. Anche gli allenatori lo vedono”.

Ma i giudici non hanno prestato attenzione all’ex campione e Biginelli ha ottenuto 41,60 punti senza alcun impatto visibile.

Gli allenatori italiani hanno analizzato il salto con il loro cliente su un tablet e hanno cercato di consigliargli di evitare pericoli simili.

Alla fine, Biginelli ha avuto la fortuna di avanzare verso un’ulteriore contesa per il metallo prezioso, poiché la diciottesima posizione finale di promozione è diventata sua.

Il benvenuto ai campioni olimpici Siniak e Macháč alla Casa Ceca:

Carlita Monaldo

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