Dopo l’esplosione in una centrale elettrica italiana, i lavoratori hanno scioperato per protestare contro le condizioni di sicurezza

Un incendio ed un’esplosione hanno ucciso almeno quattro persone in una fabbrica vicino a Camugnana, nel nord Italia, a circa 60 km da Boloni, appartenente a Enel Green Power, parte del gruppo Enel. La loro morte secondo l’agenzia Reuters ciò non ha fatto altro che alimentare le preoccupazioni sulle condizioni di sicurezza sul lavoro in Italia già espresse in precedenza dai sindacati. La causa è una serie di incidenti mortali avvenuti negli ultimi tempi nelle fabbriche e nei cantieri edili.

Per questo motivo giovedì i lavoratori dell’Enel scioperanno per otto ore. Alla stessa ora si svolgerà in tutta Italia un altro sciopero di quattro ore già programmato.

Attualmente l’attenzione dello Stato è concentrata sulla squadra di soccorso che sta ancora cercando le quattro persone scomparse nella zona della centrale elettrica. «Purtroppo le condizioni per trovarlo non sono buone», ha detto il sindaco di Bologna Matteo Lepore, che ha visitato di persona lo stabilimento. “Sono molto difficili – l’esplosione è avvenuta molto in profondità, hanno detto 70 metri… Il fuoco è spento. Anche i subacquei aiutano.’

Un’esplosione in una centrale idroelettrica in Italia ha ucciso quattro persone

Europa

Uno dei dispersi è un dipendente della società tedesca Voith Hydro, che insieme a Siemens Energy e ABB lavora alla ricostruzione della centrale dal 2022. “I fatti non sono ancora chiari”, ha detto Kristine Adams, vicepresidente globale di Voith comunicazioni aziendali. “Chiediamo la vostra comprensione sul fatto che non possiamo fornire ulteriori commenti in questo momento.”

Secondo l’Enel, al momento dell’incidente, nella centrale era in fase di collaudo il secondo gruppo di turbine, mentre la prima turbina era stata collaudata con successo diversi giorni prima. “Questa è una tragedia”, ha detto l’amministratore delegato dell’azienda Salvatore Bernabei dell’incidente. “Una tragedia che ha colpito la nostra azienda, la nostra comunità e il nostro settore.”

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A.I

Carlita Monaldo

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