Giorgia Meloniche sembra pronta a diventare la prima donna a guidare l’Italia dopo aver guidato un’alleanza conservatrice alla vittoria nelle elezioni di domenica, ratificare il suo sostegno al popolo ucraino.
presidente di Ucraina, Volodomir Zelenskij, congratulandosi con il politico italiano per la sua vittoria via Twitter: “Congratulazioni a @GiorgiaMeloni e al suo partito per la vittoria alle elezioni. Apprezziamo il continuo sostegno dell’Italia all’Ucraina nella lotta contro l’aggressione russa. Contiamo su una proficua collaborazione con il nuovo governo italiano”.
“Caro @ZelenskyyUa, Sanno di poter contare sul nostro leale sostegno per la libertà del popolo ucraino. Sii forte e rafforza la tua fede!” rispose Meloni.
melone ha promesso di sostenere le politiche occidentali in Ucraina e non correre rischi con le fragili finanze italiane.
Meloni ei suoi alleati affrontano un elenco scoraggiante di sfide, tra cui l’aumento dei prezzi dell’energia, la guerra in Ucraina e un nuovo rallentamento economico.
È improbabile che il suo governo di coalizione, il 68° in Italia dal 1946, venga formato prima della fine di ottobre e il primo ministro Mario Draghi rimane per ora alla guida del governo provvisorio.
Anche se si parla di stabilità, L’Alleanza Meloni è divisa su alcune questioni molto delicate che può essere difficile da conciliare una volta al governo.
Draghi, l’ex capo della Banca centrale europea, ha messo Roma al centro del processo decisionale dell’UE durante i suoi 18 mesi in carica, stringendo stretti legami con Parigi e Berlino.
In Europa, i primi a salutare la vittoria della Meloni sono stati i partiti di opposizione di destra in Spagna e Francia, ei governi nazionali conservatori di Polonia e Ungheria, che hanno rapporti tesi con Bruxelles.
Salvini ha messo in discussione le sanzioni occidentali contro la Russia e sia lui che Berlusconi hanno spesso espresso la sua ammirazione per il loro leader, VladimirPutin.
Gli alleati hanno anche opinioni divergenti su come affrontare l’aumento delle bollette energetiche e hanno fatto una serie di promesse, tra cui tagli fiscali e riforma delle pensioni, che l’Italia faticherà a pagare.
Con quasi tutti i risultati conteggiati, Fratelli d’Italia guidano con circa il 26% dei voti, contro appena il 4% nelle ultime elezioni nazionali del 2018, sostituendo la Lega come forza trainante dell’estrema destra.
La Liga ha segnato meno del 9%, rispetto a oltre il 17% di quattro anni fa, ma nonostante il suo punteggio relativamente basso, Salvini ha detto che sarebbe rimasto il leader del partito. Forza Italia di Berlusconi ottiene circa l’8%.
I partiti di centrosinistra e di centrosinistra ottengono più voti della destra ma sono puniti da un sistema elettorale che premia le larghe alleanze. Enrico Letta, leader del principale partito di opposizione, Il Partito Democratico, ha annunciato che si sarebbe dimesso da leader.
Nonostante i risultati evidenti, il voto non è stato un forte sostegno per il blocco di destra. L’affluenza alle urne è aumentata solo del 64% rispetto al 73% di quattro anni fa, un minimo storico in un paese che storicamente ha avuto una forte affluenza alle urne.
(Con informazioni da Reuters)
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