Avverte che i quattro cavalieri dell’apocalisse, di Blasco Ibáñez, tornano a fare il giro del mondo: guerra, carestia, peste e morte
MADRID, 2 ottobre (EUROPA PRESS) –
I socialisti di sinistra salutano le “vittorie democratiche” della sinistra sudamericana che si è unita alla “ferma resistenza” a Cuba e Venezuela per “insegnare lezioni di unità, intelligenza politica e sviluppo alternativo che devono arrivare, prima piuttosto che poi, in Europa”. “.
Lo hanno espresso i socialisti di sinistra in una dichiarazione in cui credevano anche nella vittoria di Lula da Silva alle elezioni di domenica in Brasile, cosicché i giganti sudamericani hanno unito le forze con quelli governati dalla sinistra nella regione. “superare i tentativi degli oligarchi di proteggere i propri privilegi utilizzando il potere giudiziario, mediatico ed economico”.
Ha anche avvertito che “i quattro cavalieri dell’apocalisse, descritti da Blasco Ibáñez, sembrano essere di nuovo in giro per il mondo”, perché “guerra, carestia, pestilenza e morte sono presenti” con guerre come quelle in Ucraina, aumentando la disuguaglianza , attacchi alla biodiversità e “politiche neoliberiste per smantellare il welfare state”.
Riguardo al conflitto in Ucraina, ha criticato “l’incapacità di risolvere il conflitto con metodi pacifici”: “Se Russia, Unione Europea, Usa e Nato insistono come sono ora, il conflitto crescerà. È necessario trovare un modo fuori con le armi sulla politica”.
D’altra parte, Izquierda Socialista ha lamentato “la crescita dell’estrema destra in paesi come Italia, Francia, Ungheria, Polonia, Gran Bretagna o Francia e ha avvertito che “mettono a repentaglio le politiche di libertà, democrazia e uguaglianza” “Regressive sociali ed economiche le politiche sono soggette a gravi rischi di involuzione democratica”, ha avvertito.
Nella dichiarazione, i socialisti di sinistra hanno anche espresso preoccupazione per “l’aumento delle tensioni nel Maghreb e attraverso il Mediterraneo” derivanti, tra l’altro, “dal processo incompiuto di decolonizzazione del Sahara occidentale attraverso un referendum di autodeterminazione sotto gli auspici del Nazioni Unite”.
Infine, ha espresso il suo sostegno alle “politiche di giustizia fiscale” del governo spagnolo e ha chiesto l’unità della sinistra di fronte all’imminente processo elettorale.
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