+ EMIANO
Martedì 25 ottobre 2022 – Sala Mon – Madrid
In un mese ricco di concerti, è ora di fermarsi in sala Mon un martedì pomeriggio a vedere i tedeschi FAUNO, una band fondata nel 2002 e originaria di Monaco il cui stile musicale è il prodotto di un mix di suoni medievali, pagani e persino vichinghi, che possiamo definire una sorta di Neo Folk Medievale. Los germanos è una vera istituzione nel genere e conta undici uscite discografiche e diversi dvd, però devo ammettere che non sono un esperto della band né della sua carriera musicale, anzi il mio primo approccio con il gruppo è stato con la collaborazione di Einar Selvik dal norvegese WARDRUNA sul tema Odin 2016, che seguo dall’inizio, quindi non sapevo cosa aspettarmi dal live tedesco, ma ero piuttosto curioso perché quello che ho sentito da loro l’ho trovato fresco e interessante.
In questa occasione il sestetto teutonico era accompagnato da un italiano EMIANOun duo del tutto sconosciuto a me (e credo la maggior parte dei presenti), che sa affascinare tutti, grazie al carisma e al bel lavoro dell’affascinante Anna Cefalo, che coglie l’occasione per “praticare” il suo spagnolo con il suo pubblico. da Madrid, accompagnato anche dal polistrumentista Emilio A. Cozza.
Gli italiani offrono eccellenti spettacoli dal vivo, presentando ogni strumento che suonano durante lo spettacolo e spiegandone le origini. Tra le canzoni che abbiamo potuto ascoltare abbiamo “Januae”, che è dedicata a tutte le donne che in passato furono perseguitate per essere “Streghe”, questa canzone, secondo le parole di Anna, è stata ispirata dall’antico “incantesimo” di Italian Witches, “Oriental SunSet” è una di quelle canzoni che si possono ascoltare nella sala Mon, pervasa da un’atmosfera suggestiva e onirica.
Come aspetto “negativo” posso solo citare l’uso eccessivo di sequenze preregistrate, capisco che essere solo due musicisti sia difficile da non usare, ma penso che la proposta “Emian” senza usare quella sequenza avrebbe potuto essere altrettanto potente e attraente in quanto entrambi i musicisti possono offrire con i loro strumenti e voci senza bisogno di usare più gadget, ma dai, questa è solo la mia opinione.
Un altro momento clou della serata è stato “Rossabela”, un tema molto italiano in cui Anna ha parlato al pubblico per spiegare la sua visione dell’arte e della musica, non solo come strumenti di intrattenimento, ma anche come potenti strumenti di educazione e comunicazione. realtà e dramma e ingiustizia vissuta dall’uomo, in questo caso, con “Rossabela” racconta la storia di una ragazza che viene violentata e poi costretta a sposare il suo stupratore.
Fin dal primo minuto, la comunione tra il duo italiano e i presenti in sala Mon è stata assoluta, impressionante in quanto gli italiani che hanno più volte affermato di sentirsi a casa sono riusciti a connettersi con il pubblico che, se avessero avuto la possibilità di rivederli, non ci penserei due volte… Congratulazioni al duo italiano per il loro indimenticabile concerto.
Dopo una breve ma intensa e divertente presentazione circa EMIANOVoglio vedere il tedesco FAUNO e non aspettano. Oliver, Laura, Stephan Rudiger, Niel e Adaya appaiono su un palco completamente privo di monitor, con performance molto vicine al pubblico, le magiche note di “Nacht des Nordens” dall’album del 2016 “Midgard” risuonano sopra gli altoparlanti. , e senza rendersene conto, in una sala Mon si può sentire cantare il ritornello “Diese kalte Nacht” dall’album “Von den Elben” del 2013.
Per me è stato un vero shock e, perché non dirlo, è stato bello vedere come martedì il pubblico ha assistito in massa a un concerto che, a priori, non credo avrebbe raggiunto un vasto pubblico, non per la qualità del gruppo. , ma perché nei giorni feriali oltre a un concerto di un mese, anche lo stesso Oliver può apprezzare come sia cresciuto il pubblico che assiste ai suoi concerti in Spagna, considerando la prima volta che hanno suonato in una stanza abbastanza piccola.
I percussionisti Rudiger hanno predetto cosa sarebbe successo, intendo il fantastico “Walpurgisnacht” dall’album del 2014 “Luna”, con il quale hanno trasformato Mon in un vero festival pagano. L’impressionante e urgente canzone “Baldur” sarà la prossima, tanto che in seguito apparirà il “padre di tutti” con la canzone “Odin”, questa volta con l’ottimo Oliver alla voce. Con “Gwydion” possiamo verificare ancora una volta l’ottimo lavoro del fantastico duo vocale Laura e Adaya. Con “Tamlin” arriva uno dei momenti intimi della notte con Oliver e Adaya in primo piano accompagnati dalle instancabili percussioni di Rudiger.
Vorrei sottolineare l’impressionante talento di Adaya, una musicista come la cima di un pino, non solo canta magnificamente, ma suona anche numerosi strumenti a corda e a fiato durante tutto il concerto, essendo la vera protagonista della serata insieme a il carismatico Oliver che funge da ospite eminente, straordinario. “Iduna” segna di nuovo la mezzanotte lasciando il posto al fantastico duo di Laura Adaya con il mistico “Halloween”.
“Galdra” servirà a riaffermare l’ottimo lavoro di un gruppo che ha suonato in modo impeccabile durante la circa un’ora e mezza in cui sono stati sul palco, una canzone straordinaria, davvero straordinaria, piena di atmosfera vichinga ed epica, che ha lasciato il posto alla ballata del “Feur” della metà del secolo. Con il party “Rhiannon” viaggeremo nel 2005 per rivedere il fantastico “Renaissance” che porterà alla serena ma bellissima “Wenn wir uns wiedersehen” dall’album “Von den Elben”.
Sembra che sia finita, ma la sala Mon vuole di più e lascia che Oliver e il suo equipaggio lo capiscano gridando “un altro, un altro, un altro” “Inni” che vengono a lenire quel desiderio di altro ma allo stesso tempo segnano l’inizio del fine dato che c’è solo tempo per un altro, l’epica “Thalia” sarà scelta per chiudere la serata intorno al Pagan Folk, Medieval Neo Folk o comunque si voglia etichettarlo, con due gruppi che sanno soddisfare i propri seguaci con , carismatico e pieno di buona musica.
Testo e foto: Alvaro Ochoa
Per visualizzare una foto in una dimensione più grande, fare clic su di essa.
FAUNO
“Appassionato di Internet. Professionista del caffè. Studioso di cultura pop estremo. Piantagrane pluripremiato.”