Con il futuro combattente GCAP, il Giappone cambia dottrina… e compete con Scaf

Dobbiamo stare al passo con i progressi nella tecnologia della difesa, superare in astuzia e superare in astuzia coloro che desiderano farci del male.È con queste parole che il primo ministro britannico, Rishi Sunak, venerdì 9 dicembre ha riassunto il progetto congiunto tra Giappone, Gran Bretagna e Italia, per sviluppare un aereo da caccia. Progettata per missioni di combattimento, ma anche per missioni di attacco al suolo e di intelligence e ricognizione, questa nuova generazione di velivoli può pilotare droni e cannoni a microonde per disturbare l’elettronica nemica.

Il velivolo entrerà in servizio nel 2035. Sarà il risultato di una joint venture tra le società giapponesi Mitsubishi Heavy Industries, la britannica BAE Systems e l’italiana Leonardo. Denominato Global Combat Air Program (GCAP), unisce il progetto FX, lanciato nel 2020 dalla società giapponese Mitsubishi Heavy Industries (MHI) e Tempest, un programma guidato dalla società britannica Bae-Systems, che coinvolge anche l’esercito svedese. e aria italiana, così come gli industriali della Rolls Royce, Leonardo o la svedese GKN Aerospace. Entro il 2040, l’aereo progettato da GCAP prevede di sostituire l’F-2 giapponese e l’Eurofighter Typhoon, utilizzati principalmente dal Regno Unito e dall’Italia.

Cambiamenti dottrinali per il Giappone

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Fedele Golino

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