L’Inter ha battuto facilmente un debole Hellas Verona (0-5) questo mercoledì, con due gol di Dzeko e Lautaro, e torna ai posti della Serie A Champions League con autorità e fiducia mentre lotta per il secondo posto nell’ultima tappa della stagione.
Dopo aver sommato fino a cinque partite consecutive senza vittorie nel campionato italiano tra marzo e metà aprile, anche con l’entusiasmo della Champions League, l’Inter sembra entrare in una dinamica negativa di uscite difficili che sembrano essere state rattoppate con tre vittorie consecutive.
Contro l’Empoli ha gettato le basi, contro la Lazio ha ritrovato fiducia e contro il Verona, in questa giornata, ha dato libero sfogo al suo miglior calcio. Ed è l’Inter che non ha dato scampo all’Hellas che ha bisogno di vincere per uscire dalla zona retrocessione che occupava dall’inizio della stagione.
La squadra di Veronese ha difeso bene in avvio contro l’Inter senza Bastoni, senza Darmian, senza Barella e senza Lukaku, ma in un attimo, in meno di otto minuti, l’Inter ha chiuso il match con tre gol che l’hanno riconciliata con il pareggio A.
Anche se la prima è arrivata per fortuna, con un colpo di testa dell’argentino Adolfo Gaich in una ribattuta conclusasi con un autogol, la seconda è stata un’opera d’arte di un Calhanoglu che è stato ritrovato dai gol nelle competizioni ufficiali dopo quasi sei mesi se hanno visto la porta in grande stile, con il classico tiro che lo ha reso famoso nel gol contro il Borussia Dortmund con la maglia dell’Hmaburg, anche se questa volta da distanza ravvicinata, a pochi metri dall’ingresso dell’area di rigore.
Il secondo gol lascia così commosso l’Hellas, che appena lasciato il posto centrale, cede alla pressione dell’Inter, che sente l’odore del sangue e trova il premio. Questa volta è toccato a Dzeko chiudere la partita, con un testa a testa non eccezionale ma efficace per far sembrare la partita in gol.
La festa del gol è continuata nel secondo tempo. Lautaro, venuto in soccorso contro la Lazio l’altro giorno, ha fornito ancora una volta un’altra masterclass su come fare meglio contro i compagni voltando le spalle al gioco, ingestibile trascinando la difesa e con un pressing abilissimo. Ha concluso la sua partita con altri due gol iniziando con un bel chip al 55 ‘.
Dzeko, che non segnava dal 18 gennaio, non ha voluto perdere occasione per riconquistare fiducia e ha firmato la sua doppietta chiudendo con garbo la quinta serata, un contropiede che in questo caso ha prodotto una perfezione tanto inaspettata quanto Acerbi. che ha lasciato la sua posizione centrale per guidare il gioco e servire l’attaccante bosniaco l’ultimo gol della partita, mentre Lautaro ha sigillato la vittoria scontando l’ultimo gol.
Con la vittoria l’Inter torna al quarto posto in classifica, due punti sopra l’Atalanta e tre e quattro sotto, rispettivamente, Juventus e Lazio. Ma la cosa più importante per la squadra di Simone Inzaghi è recuperare in buona forma in Serie A e tutti i suoi attaccanti -Lukaku, Lautaro e Dzeko- faranno i conti con i gol nei momenti chiave della stagione con le semifinali ‘Champions’ della prossima settimana e con le ultime cinque giornate di campionato, importanti per entrare nelle prime 4.
— Scheda dati:
0 – Hellas Verona: Montiò; Magnani, Hien (Coppola, m. 62), Ceccherini (Cabal, m. 82); Faraoni, Tameze, Abildgaard, Depaoli; Lazovic (Doig, m. 46), Verdi (Vedovo, m. 46); Gaich (Djuric, m. 70)
6-Inter: Handanovic; D’Ambrosio (Bellanova, m. 57), De Vrij, Acerbi; Dumfries (Zanotti, m. 65), Mkhitaryan (Gagliardini, m. 65), Brozovic (Asllani, m. 78), Calhanoglu, Dimarco (Darmian, m. 57); Dzeko e Lautaro
Gol: 0-1, m.31: Gaich; 0-2, m.36: Calhanoglu; 0-3, m.37: Dzeko; 0-4, mis.55; 0-5, m.61: Dzeko; 0-6, m.92: Lautaro
Arbitro: D. Orsato. Ha mostrato un cartellino giallo all’Hellas Verona; Già dall’Inter.
Incidente: Giornata trentatreesima di Serie A, giocata allo Stadio Marc’Antonio Bentegodi di Verona (nord).
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