Secondo notizie provenienti da Parigi, Francia Edoardo Barthe, “uno dei più accaniti oppositori dell’accordo commerciale franco-spagnolo”, riferisce El Debate, ha pubblicato una lettera in cui descrive in dettaglio la sua campagna contro l’accordo. In esso, ha sostenuto che l’accordo “potrebbe essere firmato grazie allo spirito liberale del gruppo del vino, al quale è stato promesso un grande sviluppo del commercio di esportazione della Francia, una promessa che deve ancora essere realizzata».
Per questo motivo “tutti gli interessi agricoli francesi” si sono opposti al Trattato, riferisce El Debate. La denuncia presentata dal rappresentante francese era la seguente: «La Spagna, come la Francia e l’Italia, è un paese produttore di vino. Lo rivendichiamo attuare una politica di reciprocità per il vino», la denuncia appoggiata da «200 parlamentari».
In risposta alla dichiarazione, un quotidiano finanziario –commenta El Debate– ha replicato che «un gruppo vinicolo francese ha causato una rottura pubblicitaria con la Spagna ed è stato in scacco per le trattative per sei mesi, costate alla Francia centinaia di milioni, fino a quando non è sembrato forzato. soggetto alla pressione dell’interesse pubblico. Il documento termina in modo convincente su questo era “assolutamente sbagliato che tutti gli interessi agricoli francesi mostrassero ostilità all’accordo franco-spagnolo e che le 200 firme di parlamentari portatori di risoluzioni trattenute contro l’accordo sono state ottenute, alcune, mediante votazioni combinate; altri, per impegno, e molti per ignoranza della materia in questione».
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