Roberto Matta. “Oggi è l’attentato”, 1942; Collezione MNBA. Mostra “Lotta per l’arte”.
Questa iniziativa, promossa dalla curatrice Inés Ortega-Márquez, celebra la figura e l’opera dell’artista cileno e prevede attività, durante tutto il mese, per costruire nuove connessioni e letture del suo lavoro, dall’identità latinoamericana alla riconnessione con le immagini iconiche dell’autore e esplorare lo spirito creativo, viaggiando per la città per connettere le comunità con la cultura e l’arte.
La visita prevede un’attivazione e una conversazione, che si svolgerà nella sala Pablo Neruda della Stazione Normale Quinta e ripercorrerà la figura di Roberto Matta, considerato da molti l’artista plastico più importante del Cile, per la sua rilevanza nel panorama. mondo dell’arte, avendo fatto parte del movimento surrealista della fine degli anni ’30 ed essendo uno dei sostenitori dell’Espressionismo astratto, movimento che ha segnato gran parte del XX secolo. Allo stesso modo verrà studiato il suo rapporto con le trasformazioni sociali e politiche del suo tempo.
“Matta, l’artista universale, fa parte del patrimonio dell’umanità. Ma senza dubbio, per il suo luogo di nascita e per le sue radici, è un patrimonio del Cile e del popolo cileno, che dobbiamo riconoscere, curare e diffondere. A vent’anni dalla sua scomparsa, i Premi Nazionali 1990 sono diventati il fulcro dell’attenzione del nostro Paese, della sua memoria e del ruolo straordinario che ha avuto nella storia recente della nostra democrazia. “Oggi ha un significato speciale nel contesto del cinquantesimo anniversario del golpe”, ha spiegato Inés Ortega-Márquez.
Spazio + Lavoro
1. Museo di Arte Contemporanea dell’Università del Cile – MAC Parque Forestal
Dall’11 al 30 novembre | Martedì-domenica, dalle 11:00 alle 17:30 | Nessuna registrazione
Ismael Valdés Vergara 506. Metro Bellas Artes, L5.
Composizione (1964 circa) fu uno dei primi gesti politici di Matta nei confronti del Cile, poiché l’opera fu inviata per partecipare all’Esposizione Internazionale di Solidarietà con il popolo cileno. L’opera rappresenta un periodo caratterizzato da forme senza peso nello spazio infinito, che mostrano satelliti, architetture di sistemi o macchine fantastiche che potrebbero rappresentare funzioni psichiche o spaziali sconosciute, in un decennio segnato principalmente dall’arrivo degli esseri umani nello spazio, dall’astronomia e dalla rivoluzione sociale. Questo lavoro è in dialogo politicamente ed esteticamente con quello presentato all’USACH: La vita affronta la freccia.
2. Museo Nazionale delle Belle Arti – MNBA
Dall’11 al 29 novembre | Martedì-domenica, dalle 10:00 alle 18:30 | Nessuna registrazione
José Miguel de la Barra 650. Metro Bellas Artes, L5.
Attivazioni: mar, mer, ven, 16:30.
Quel giorno è stato un attentato (1942), un’opera importante che ha permesso a Matta di riflettere sui suoi primi anni e sulla sua incipiente critica politica, riflette l’automatismo e il surrealismo astratto della sua “psicologia morfologica”. È stato creato a New York in un’atmosfera di guerra e pericolo per la vita, e poco prima che il mondo scoprisse il genocidio, che lo ha trasformato nel cliché “raccontare cosa stava succedendo”.
Vero fango. Attenzione agli sviluppatori (1972) faceva parte del suo continuo sostegno al progetto del presidente Allende e dell’Unità Popolare. All’inizio degli anni ’70 Matta si reca più volte in Cile, mediando i rapporti con Cuba e nel 1972 partecipa ad una mostra all’UNCTAD III con una tela di grande formato, dai colori duri e grigi, il cui titolo implica un messaggio universale. un primo avvertimento su ciò che potrebbe accadere.
3. Palazzo La Moneda | Dall’11 al 17 novembre, 11:30 e 15:30 | Tramite registrazione
Accesso all’Alameda. Valuta della metropolitana, L1.
La vita dopo la morte (1973), collocato nel Palacio de La Moneda dal 2010, per gentile concessione di Germana Ferrari, vedova dell’artista, Transizione dalla morte alla vita, il titolo scritto sulla tela, è un gioco di parole in cui la traduzione letterale in spagnolo “Passi dalla morte alla vita” viene modificata per introdurre l’espressione “allende” nel senso di “fuori”. , collegando l’opera con il presidente Salvador Allende Gossens e con il colpo di stato dell’11 settembre 1973. L’iconografia dell’opera rappresenta una scena drammatica e caotica, in cui un carro armato punta verso un orizzonte pieno di vari elementi ostili. L’opera è stata oggetto di un francobollo emesso dalle Poste cilene nel 2008, lo stesso anno del centenario della nascita di Allende.
4. Museo delle Belle Arti – MAVI UC | Dal 11 al 30 novembre | Martedì-domenica, dalle 10:00 alle 18:00 | Nessuna registrazione
José Victorino Lastarria 307. Plaza Mulato Gil de Castro. Metropolitana Belle Arti, L5/U. Cattolica, L1.
debuttante, murale in ceramica realizzato nel 1995 a Faenza, Italia, acquisito dal museo nel 1997 e situato in Plaza Mulato Gil, all’esterno del museo, durante la sua costruzione. Si compone di 135 piatti in ceramica, con immagini in rilievo e bassorilievo. Al centro c’è una figura totemica, da cui si rivelano figure con organi sessuali femminili e maschili. Esprime la germinazione cosmologica con un’epica altamente erotica, di grande energia vitale. Al di sotto di essa sono disposte conchiglie e coppelle bianche, sintesi simbolica dell’incontro tra precolombiano e contemporaneo.
5. Università di Santiago del Cile – USACH | 18 e 25 novembre | Sabato, 11:00 | Tramite registrazione
Enrique Kirberg nel ruolo di El Belloto. Stazione della metropolitana Centrale (uscita nord), L1
La vita di fronte alla freccia, grande dipinto murale realizzato nel 1961 in Cile, su invito dell’Università Tecnica Statale UTE, ora USACH. È stato donato da Matta e riflette un layout aperto, luminoso e trasparente in linea con l’architettura modernista che UP voleva incorporare nel suo nuovo campus universitario.
6. Metropolitana Santiago | Tutto l’anno | dal lunedì al sabato, dalle 06:00 alle 23:00 | Domenica e festivi dalle 08.00 alle 23.00 | Nessuna registrazione
Quinta Stazione Normale, L5.
CONVERSAZIONE: sabato 18 novembre, 11:00 | Sala Pablo Neruda, stessa stazione.
Verbo latino È stato realizzato in Italia nel 1996 e donato allo Stato cileno, su richiesta di Matta che fosse installato in uno spazio pubblico. Un murale di 55 palme in ceramica, ispirato al continente americano e alle sue origini cosmiche, rivela un pensiero contemporaneo e visionario sulla regione. Simboleggia l’oceano con creature autoctone, che offrono agli dei in un’atmosfera di armonia con la natura, serpenti volanti, stelle colorate, piante e uccelli. È stato esposto nella Plaza de la Constitución in occasione del VI Vertice Iberoamericano dei Capi di Stato e nel 1997 all’ingresso dell’Aeroporto. Successivamente è stato spostato per ragioni di conservazione e collocato nella sede attuale nel 2008.
7. CC Espacio Matta – La Granja | 13-23 novembre | Dal lunedì al venerdì, dalle 10:00 alle 17:00 | Sabato, dalle 10:00 alle 14:00 | Nessuna registrazione
Avenida Santa Rosa Nº 9014. Metropolitana Santa Rosa, L4.
Il primo gol dei cileni Realizzato con la Brigata Ramona Parra, può essere considerato una gioiosa creazione collaborativa tra Matta e i giovani membri della brigata, che unisce conoscenze e pratiche estetiche finora indipendenti. Il murale è stato nascosto dalla dittatura sotto diversi strati di vernice. Oggi appare restaurato, divenendo uno dei simboli artistici e memorabili del comune.
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